Graduation Thesis/Tesi di Laurea

 

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Antonino Saggio I Quaderni

Sapienza, Università di Roma, Facoltà di Architettura

 

Questo progetto fa parte della ricerca della Cattedra di Antonino Saggio
iniziata nel febbraio del 2019

Aniene Rims

AREA 97

 

ARIA
Progettazione di un Istituto penitenziario per il reinserimento, la rieducazione e il recupero dei detenuti a basso indice di pericolosità sociale delle custodie attenuanti: ICAM, ICATT e Semilibertà.


Il progetto Aria di Federica Mercuri si è classificato al primo posto assoluto  del


BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI N.11 PREMI PER TESI DI LAUREA O LAUREA MAGISTRALE SUL TEMA DELLA LEGALITA’ DISCUSSE NELL’ A.A. 2021/2022 O NELL’ A.A. 2022/2023

di Sapienza Università di Roma
dettagli

Federica Mercuri è architetta, le altre dieci classificate appartengono ai campi delle Scienze politiche di Giurisrudenza di antopologia e altro.

UnLost Territories: Aniene Rims

Federica Mercuri

AA 22-23 Tesi Discussa l' 11 dicembre 2023
Relatore Antonino Saggio
Corelatore Gaetano De Francesco

Presentazione
Brochure

***

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Aria è un istituto per la riabilitazione il reinserimento e la rieducazione dei detenuti delle cosiddette "custodie attenuate": in particolare le Icam - Istituto a custodia attenuata per madri, e le Icatt - Istituto a custodia attenuata per il trattamento dei tossicodipendenti e per i detenuti in regime di semilibertà. La scelta del tema nasce dalla consapevolezza che alcune criticità del nostro Paese non possono non cambiare.  Sono situazioni molto gravi, anche se  invisibili e sconocsiute ai più,  per cui l’Italia è stata condannata già nel 2013 dalla Cedu  (Corte Europea dei diritti umani) per la condizione disumana in cui sono costretti a vivere i detenuti all’interno delle carceri italiane. Quella sentenza però non ha cambiato il corso della storia, né modificato le condizioni di detenuti e detenute, Nonostante gli anni e i governi che si sono succeduti, la mancata attenzione per questo tema non può permettere di definire l'Italia un Paese civile. 


L’idea di Aria  nasce dalla collaborazione della neo laureata con l’associazione Antigone, impegnata nella tutela dei diritti e delle garanzie del detenuto sin dal 1990. Il lavoro preliminare di studio della proposta progettuale infatti,  è stato basato tanto sulla ricerca teorica che sull'esperienza pratica attraverso l’ascolto da una parte delle testimonianze di chi è dentenuto e dall'altra dall’incontro degli operatori che vivono giornalmente questa realtà.

1. Gestione
Un aspetto importante di Aria è stato  cercare di ridurre al minimo i costi di gestione. Il dipartimento di amministrazione penitenziaria DAP ci aggiorna annualmente sulle spese che affronta L’Italia in ambito penitenziario, sono circa 3,5 miliardi di euro i fondi che vengono impiegati annualmente in questo ambito, di questi vengono spesi circa 160,93 € al giorno per detenuto, circa il 50% di questo importo è destinato al costo del personale penitenziario, mentre il restante viene impiegato per i costi di manutenzione delle strutture. Le spese di edilizia carceraria inoltre superano annualmente i 210 milioni di euro, anche se per la maggior parte delle carceri italiane lo stato di manutenzione ordinaria e straordinaria è ridotto ai minimi termini. (Vedi appendice "Dettagli sulla situazione Legislativa")


3. Collocazione Urbana
Aria si colloca all’interno del progetto di Cattedra di Aniene Rims, circa 30 vuoti urbani, mappati, che formano un campo di azione. Tali territori sono per la maggior parte di natura industriale o artigianale. l’area di progetto, numero 97 di Aniene rims, si inserisce in questa realtà tra le sponde del fiume Aniene precisamente ai margini del quartiere Pietralata, in un spazio attualmente occupato da fabbricati industriali.  La scelta di tale area è stata determinata dalla vicinanza con il carcere di Rebibbia a solo 15 minuti di macchina, e dalle due stazioni metropolitane Rebibbia e Ponte mammolo quest’ultima, anche stazione Cotral, tale vicinanza sicuramente può agevolare i familiari dei detenuti che si recano nell’istituto per le visite settimanali.

4. Tessiture
Le relazioni vitali che il progetto genera con l'ambiente urbano e naturale circostante, si sono create “tessendo” una trama che determina le linee forza attraverso cui si sviluppa la fusione tra ambiente circostante e progetto. Nel generare la forma si sono prese in considerazione due elementi, uno astratto: La tavola 11 delle carceri di Piranesi “Quatto garitte agli angoli di un’arcata, travi, cordami” e uno site specific IL fiume Aniene, non avendo ulteriori forti riferimenti nelle vicinanze dell’area di progetto. 
Partendo dalla costruzione tecnica della prospettiva di Piranesi si è proceduto con il generare  assi multi-prospettici e multidirezionali. Per Fiume Aniene, avendo come obiettivo quello di generare una tessitura endogena, lo studio effettuato si è basato su riproporre la forma del fiume Aniene all‘interno dell’ area, deformandone il suo andamento.
Prima di generare la forma si è svolto un studio sulle tipologie edilizie di carceri esistenti tra questi  Aria segue Il MODELLO A CORTE, organizzato con uno schema chiuso dove gli stessi corpi di fabbrica sono il limite dentro cui si articola la corte interna. Il MODELLO A BLOCCHI INDIPENDENTI in cui i blocchi che circondano la corte interna sono indipendenti e sono articolati in maniera del tutto autonoma e Il MODELLO A PIANTA LIBERA che ha lo scopo di articolare gli spazi in modo da mantenere un rapporto con il tessuto urbano. Aria quindi nasce dalla scelta di voler progettare un edificio che mantenga una coerenza con le tipologie esistenti, la genesi della forma ha voluto tener conto non solo delle tessiture ma anche dei modelli appena illustrati.

5 . Composizione Planovolumetrica
L’istituto è composta da 4 fabbricati che ospitano rispettivamente a nord i detenuti della Semilibertà, a ovest i detenuti dell’ICATT, a sud nella parte più comunicante con la città vi è l’edificio dell’ICAM e posizionato ad est delle prossimità del fiume vi è l’edificio dedicato alla produzione, commercializzazione e pubblicizzazione dei prodotti tessili e agricoli che vengono realizzati all’interno dell’istituto. 
Gli spazi interni sono pensati sia per i detenuti che per le figure che lavorano all’interno del carcere, sono stati pensati infatti: spazi ricreativi quali biblioteche, spazi per lo sport, aule musica ed un asilo per i figli delle detenute ICAM

6 - Strategie di Mitigazione
Di grande importanza è l’inserimento di strategie idriche per mitigare il problema dell’emergenza idrica a Roma e più in generale nel quartiere di Pietralata. La logica e la forza di tali strategie non è nel singolo ma nella continuità e nella totalità dei progetti lungo le sponde del fiume, tante strategie che insieme formano un campo di azione più vasto. Nel progetto tali strategie appunto, tentano di mitigare una problematica che da sempre ha interessato il quartiere di Pietralata,  fin dagli anni 20 il quartiere fu soggetto a gravi allagamenti  a causa della costruzione del piano stradale al di sotto del livello Fiume, solo dopo negli anni 70 si è tentato di intervenire, ma ancora oggi, in periodi di forti precipitazioni gravi allagamenti avvengono in molte parti del quartiere. Le strategie adottate permettono di accompagnare  il flusso delle acque, evitando episodi di allagamento, e in particolar modo, di accumulare queste risorse per poi essere utilizzate dagli edifici del progetto, dopo essere passate attraverso appositi impianti di filtraggio.

8 - Strategie tecnologiche
Un tema importante all’interno di Aria è  l’introduzione della tecnologia utilizzata per il controllo dei detenuti grazie ad  un sistema di rilevamento biometrico di ultima generazione che permette di evitare perquisizioni quotidiani.
 Questa tecnologia inoltre, consente di smaterializzare l’unica barriera presente nella corte interna dell’ICATT, il muro che recinta lo spazio esterno diventa un lenzuolo su cui vengono proiettate immagini NFT, un muro capace di interagire con i detenuti. Grazie all’ utilizzo di questa tecnologia è possibile per i detenuti fare colloqui in Realtà Virtuale con all’utilizzo di oculus e grazie alla progettazione di spazi per coloro ai quali non è possibile ricevere fisicamente familiari in visita.

9. Progettazione
Per la progettazione degli spazi la scelta è stata quella di seguire le leggi dell’ordinamento penitenziario attualmente in vigore, inserendo dove possibile una libertà di progetto, questo soprattutto negli alloggi. Quest’ultimi infatti hanno la peculiarità di conformarsi e adattarsi a seconda dei detenuti che li ospitano se madri con minori, se tossicodipendenti o se lavoratori.  Un aspetto imprescindibile della progettazione è stato l’inserimento di spazi per la salute psico fisica con il fine di riabilitare i detenuti. Una particolare attenzione è stata volta alla salute fisica e mentale del minore che si trova fin dai primi anni di età ad abitare i luoghi della detenzione, cercando il più possibile di limitare i danni psicologici e i disturbi che attualmente si rilevano nei minori che abitano i luoghi della detenzione in Italia.

10. Autpcostruzione
Aria viene costruito e realizzato interamente dagli stessi detenuti in regime di semilibertà, Si tratta di una scelta strategica che un ben noto ruolo educativo e istruttivo. La costruzione sempre a un piano è stata pensata per facilitare la auto-costruzionee anche di diminuire i costi di manutenzione e di realizzazione, grazie alla scelta  di pannelli Ecoconon in paglia, così da rendere agevole il montaggio e l’assemblaggio in cantiere e mantenere questo edificio ad impatto ridotto per l’ambiente.
I pannelli Ecoconon hanno un tempo di assemblaggio di 30 minuti per pannello e in 6 semplici passaggi è possibile montare un’intera parete.  Il costo di tali pannelli inoltre è di circa 800 €mq quindi per la realizzazione dell’Istituto aria si impiegherebbero un massimo di 7 milioni di euro.

Appendice Dettagli sulla situazione legislativa

Lo scopo dei Aria è quello di fronteggiare il grave problema del sovraffollamento delle carceri e garantire l’effettivo trasferimento per coloro ai quali è prevista una misura alternativa alla detenzione in carcere, cosa che ad oggi per via della burocrazia e delle tempistiche non avviene.
GLI Icam -  Istituti a custodia attenuata per detenute madri sono regolati dalla Legge 62, del 21 aprile 2011 , queste sono strutture detentive con caratteristiche strutturali diverse rispetto alle carceri tradizionali, richiamano infatti un modello organizzativo di tipo comunitario e non detentivo, questi ospitano detenute madri con figli a carico fino al compimento dei 6 anni. Gli ICAM in Italia sono attualmente solo 4, con una distribuzione territoriale disomogenea (Milano San Vittore, Venezia Giudecca, il carcere di Torino “lo russo Cotugno” e il Lauro in provincia di Avellino) a Roma non sono presenti ICAM ma solo la sezione Nido all’interno del carcere di Rebibbia.
SEZIONE NIDO: L'ordinamento prevede che una madre detenuta possa decidere di tenere con sé il proprio bambino in carcere fino al compimento del terzo anno di età. I luoghi adibiti a tale scopo sono le cosiddette sezioni nido, piccole aree detentive collocate all'interno dell'istituto di pena.
 Gli ICATT - Istituto a custodia attenuata per il trattamento dei tossicodipendenti provvedono alla riabilitazione fisica e psichica dei detenuti tossicodipendenti, mediante l'attuazione di programmi di attività ai quali collaborano i servizi pubblici per le tossicodipendenze, il Servizio sanitario regionale, gli enti territoriali, il volontariato e le comunità terapeutiche.
La legge che regola tali istituti è il DPR 309 del 1990, questa prevede che la pena nei confronti del detenuto tossicodipendente debba essere scontata in istituti idonei per lo svolgimento di programmi terapeutici e  socio-riabilitativi,  questi inoltre,  devono assicurare cure mediche e assistenza necessaria a scopo rieducativo.  Il numero dei detenuti dell’ ICATT in Italia è pari a 500  di questi, il garante dei detenuti della regione lazio ci informa che  67 sono presenti nella sezione Terza casa di Rebibbia.
Il regime di semilibertà consiste nella concessione al detenuto di trascorrere parte del giorno fuori dal carcere per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale.La legge che regola il regime di semilibertà è presente negli artt. 48-50 dell'' Ordinamento Penitenziario.Tale regime può essere richiesto dai detenuti per una pena non superiore a 6 mesi, per chi abbia espiato già metà della piena in carcere tradizionale o per i condannati all’ergastolo a patto che abbiano scontato almeno 20 anni di pena. Per potervi accedere il condannato deve presentare idonea istanza al Tribunale di Sorveglianza che deciderà se concedere il resto della pena in regime di semilibertà.  
I detenuti in regime di semilibertà in Italia sono attualmente 1203 di 59715 presenti effettivi a novembre 2023, ma il numero di capienza massima è invece di 51.275.


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il progetto è limitrofo a quelli pubblicati nel libro

UnLost Territories
Ricostruire la periferia a Roma Architettura e società nei territori abbandonati
a cura di Antonino Saggio Gaetano De Francesco

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