Roberto Secchi

Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana
DiAP - Dipartimento di Architettura e Progetto



 

Insegna Progettazione architettonica e urbana alla Facoltà di Architettura di Roma “Ludovico Quaroni” dal 1973, quando iniziò la sua collaborazione con Mario Fiorentino. Oggi è coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Architettura Progettazione Architettonica e Urbana, docente del Dottorato in "Architettura Teorie e progetto" ed è stato docente del Corso di Indirizzi dell'Architettura contemporanea della Scuola di Specializzazione di Urbanistica de “La Sapienza” dal 1998 al 2007.
Dal 1987 al 1996 ha fatto parte del collegio dei docenti del CEAA (Certificat d'Etudes Approfondies en Architecture) de l'Ecole d'Architecture Paris 7 Villemin. E' responsabile scientifico del “Laboratorio di teorie e critiche dell'architettura contemporanea” (Ltcac) e codirettore della collana “Tracce” della Officina Edizioni. Fa parte del Comitato scientifico della rivista Arteoficio de la Escuela de Arquitectura de la Universidad de Santiago de Chile. E' inserito nei programmi di ricerca del GERPHAU Groupe d'Etudes et de Recherche Philosophie Architecture Urbanisme (responsabile scientifico Chris Younès Ecole d'Architecture Université de Clermont Ferrand).

Nella sua attività resta sempre viva l’ambizione di coniugare la dimensione creativa del progetto con quella critica. Gli interessi principali si sono rivolti al progetto urbano e nel campo teorico critico ad una revisione del funzionalismo organico e dell'espressionismo e a quegli autori della Modernità che pensarono la loro architettura come interrogazione sull’origine e sul senso delle forme lasciandoci in proposito esplicite enunciazioni e che elevarono la vita a criterio e fonte di ogni valore. Nei progetti la ricerca della massima corrispondenza possibile delle architetture ai temi degli interventi nell’organizzare gli spazi per la vita, prevale sulla preoccupazione dello stile o della ricerca di una cifra personale. All’atteggiamento sperimentale ed astratto delle avanguardie si preferisce una creatività del progetto che prende le mosse dalle cose e da quanto in esse rimane latente e si esprime nella concretezza delle soluzioni spaziali. Quanto più si è saputo sacrificare all’amore per le cose il proprio attaccamento a modelli figurativi ed a forme a priori, tanto più libera è l’espressione architettonica e tanto più valida la configurazione progettata.

L’attività di ricerca è testimoniata dalla produzione di numerosi volumi: Architettura degli spazi commerciali (Roma 1989); Funzionalismo trascendente (Roma 1991); Manuale degli interventi integrati di recupero urbano (Roma 1999); La città delle case (Roma 2000); Architettura e vitalismo (Roma 1999); Mode, modernità, architettura (Roma 2001); Il pensiero delle forme tra architettura e scienze della vita (Roma 2004); La fantasia concreta dell'architettura Scritti e disegni (Roma 2007); e numerosi articoli e progetti in volumi e riviste specializzate tra i quali: Elogio della pianta. L'impiego della pianta presso i teorici e gli architetti del Neues Bauen (Roma 1990); Il centro e i bordi (GROMA 1992); La ricerca dell'autentico nell'esperienza del progetto moderno (Roma 1996); Retorica della Contemporaneità (GROMA 1997); Bruno Zevi e la cultura dell'Espressionismo (L'Architettura 2002); Un mondo futuro senza più architettura? La corona della città di Ludovico Quaroni (Roma 2004); La regola segreta (del labirinto) dell'urbanizzazione contemporanea (L'Architettura 2004); Une architecture de l'espoir, (Paris 2000) ; Limites du sens des géométries dans la demarche du projet architectural (Paris 2005).