L'era dell'informatica è nata solo da qualche decennio e già ha apportato numerosi cambiamenti in vari
 settori. In particolare, nel mondo dell'architettura questi cambiamenti stanno influenzando notevolmente
 la progettazione. Tutti i parametri (Tipologia, Costruzione, Trasparenza.....) che avevavamo 
 visto affermarsi all'epoca del Bauhaus non potranno che essere rivisti. 
 Avverrà necessariamente un azzeramento di essi e nasceranno nuove esigenze e nuovi concetti. Il dibattito 
 architettonico è in verità già iniziato e già sono nati numerosi problemi fondamentali da risolvere;
 primo tra tutti il rapporto con la natura. Nella società industriale si tendeva ad un dominio e ad
 uno sfruttamento della natura che era vista come una lastra piana e amorfa (vassoio) dove collocare corpi liberi (edifici). 
 Nell'era dell'informazione non c'è bisogno di sfruttare la natura ma si aprono nuove possibilità di 
 rapporto con essa cercando di capire i suoi concetti fondativi per proiettarli nei meccanismi del fare 
 architettura. Il rapporto con la natura è, inoltre, vissuto in chiave ecologica, si ricercano nuovi 
 materiali che abbiano un impatto minimo con il paesaggio, si tende cioè ad una ibridazione tra natura e 
 tecnologia.Sono stati già realizzati molti edifici che rispondono a queste nuove esigenze:
  
 CENTRO POMPIDOU Parigi, Francia 1971 - Renzo Piano e Richard Rogers - 
 Rappresenta l'ultimo edificio-macchina come esaltazione dell'idea industriale;
 ma contemporaneamente è l'inizio di una nuova riflessione: il progetto prevedeva solai mobili ed uno
 schermo in facciata con lo scopo di proiettare messaggi elettronici.Tuttavia furono 
 apportati numerosi cambiamenti in fase d'opera che azzerarono qualsiasi nuova intuizione.

 CONCORSO PER LA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA Parigi, Francia 1992 - Toyo Ito - Biblioteca progettata in
 base allo schema di un microchip, lo spazio è concepito come luogo in cui sono privileggiate le
 interconnessioni che veicolano il passaggio delle informazioni. 

 TORRE DEI VENTI Yokohama, Giappone 1986 - Toyo Ito - L'intero edificio è un sensore
 che cambia colore al variare del vento; l'intreccio tra natura e tecnologia è perfetto. 

 ZENTRUM FUR KUNST UND MEDIETECHNOLOGIE  
 (Electronic Bauhaus) Karlsruhe, Germania 1989- Rem Koolhaas 
 - Porta avanti la ricerca del centro Pompidou: l'edificio è una scatola in cui tutto
 è in movimento(piani mobili, rampe, sovrapposizioni, spazi intermedi…)  

 AQUATORIUM Chattanooga, Tennessee 1997 - James Wines e Gruppo
 SITE E' data molta importanza al rapporto
 con la natura: si trasforma la natura in architettura e,
 viceversa l'architettura in elemento naturale
 strutturato dai flussi della comunicazione.

 ISTITUTO DEL MONDO ARABO Parigi, Francia 1992 - Jean Nouvel
 - Si dà inizio ad una nuova percezione
 della tecnologia capace di stabilire nuovi contatti tra
 interno ed esterno. La parete è vista come 
 una membrana, una pelle che separa l'interno dall'esterno 
dando luogo a nuovi tipi di percezione. 

 Con l'informatica nascono anche nuove tecniche di rappresentazione e di modellazione.
 Molti architetti cominciano ad utilizzarle per creare le loro forme architettoniche.
 In particolare Frank Gerhy utilizza certe tecniche di modellazione scultorea dell'oggetto
 e dell'ambiente circostante; il suo è un approcciodi tipo tridimensionale. Al contrario
 Peter Eisenmann ha un approccio di tipo planare, egli dà molta importanza a certe
 tecniche di sovrapposizione,di vibrazione e di dondolamento.