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 L’informazione è diventata negli ultimi anni di importanza fondamentale. Stiamo assistendo ad un aumento  vertiginoso della quantità di informazioni e l’unico modo per gestirle è quello di organizzarle in modo  dinamico.  Quello di "modello" è in genere considerato un concetto statico, ad esempio:  Esemplare perfetto da imitare.  Prototipo industriale destinato alla produzione in serie.  Modulo per pratiche burocratiche.  Plastico che riproduce in scala un progetto architettonico.  Ma la parola modello può assumere anche un significato molto più importante:  Espressione matematica che prefigura delle relazioni tra determinate variabili.  Da questo punto di vista il concetto di modello può essere utilizzato in una dimensione dinamica di  interconnessione tra dati che possono variare all’infinito.  Il primo ambito informatico che ha introdotto questo tipo di relazioni è stato quello dei fogli  elettronici o Spreadsheet. Comparsi per la prima volta nel 1978, questo tipo di programmi consente di  eseguire rapidamente operazioni di calcolo su serie di dati, archiviarli, classificarli e visualizzarli  in tabelle o grafici.  Il foglio di lavoro è formato da un numero indefinito di celle organizzate in righe e colonne. Ognuna di  queste celle è individuabile in modo univoco tramite il suo "riferimento di cella" cioè tramite una sigla  che indica la riga e la colonna alla quale appartiene.  Esse possono contenere:  Numeri che rappresentano i dati da archiviare.  Lettere e parole per descrivere i dati e facilitarne la consultazione.  Formule matematiche che rappresentano eventuali interconnessioni tra i dati inseriti.  Il grande vantaggio dei fogli elettronici è che andando a cambiare i dati inseriti, le celle contenenti  le formule che rappresentano le loro interconnessioni si aggiornano simultaneamente.  Un altro ambito informatico basato sull’interconnessione dinamica di enormi quantità di informazioni e  quello del Database. I dati sono organizzati come in una tabella, in sequenze di record (righe)  strutturati in campi o field (colonne). Ad esempio, un database che raccolga i dati di una rubrica  telefonica risulta composto da tanti record quante sono le persone registrate (Tizio, Caio, Sempronio,  ecc.) e da tanti campi quante sono le informazioni relative a ogni record (Nominativo, Indirizzo,  Numero di Telefono, Numero di Fax, ecc.). Questo tipo di programmi permette l'inserimento, la modifica  e la cancellazione dei dati, la ricerca di particolari sottoinsiemi (famiglie) di record o la stampa dei  dati raccolti…..  Comparsi negli anni Cinquanta, i database sono oggi presenti in quasi tutti i campi dell'informazione.  In particolare nel campo dell’architettura riscuotono notevole importanza i database di tipo grafico che  permettono di associare ad una informazione grafica (disegni, immagini….) una informazione analitica  (scheda di testo…). Questi database sono di grande ausilio perché oltre a consentire l’archiviazione di  informazioni in continua evoluzione e di facile consultazione permettono di raggiungere un livello di  documentazione e di analisi di un’opera architettonica non ottenibile con mezzi tradizionali.  Si sta sviluppando in questi ultimi anni un importante sistema basato su questo tipo di approccio per  la gestione, l’analisi e la visualizzazione di dati di interesse geografico: il GIS  (Geographical Information System). Le applicazioni GIS vengono generalmente utilizzate per la creazione e  la consultazione di mappe tematiche.