Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma

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Martedi 19 luglio 2016, in Aula V6, presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma, nella sede di Via Gramsci 53, si terrà la presentazione pubblica del progetto a cui dal Marzo 2016 sta lavorando la Cattedra di Antonino Saggio.

UNLost Territories
Il progetto intende mettere a sistema una serie di vuoti urbani, di aree sottoutilizzatee di edifici inutilizzati nella periferia est di Roma. Si tratta in particolare della parte della città che segue la via Prenestina e che si centra nella grande fabbrica Fiorucci oggi sede del Maam Museo dell'Altro e dell'Altrove.
È una grande fabbrica occupata da famiglie immigrate, su cui si innesta un importante presenza dell’arte che arricchisce l’esperienza sociale e politica e allo stesso tempo in un certo senso la protegge. E’ una delle esperienze più vitali e importanti della nostra città. Noi lavoriamo a partire dal Maam per aprirci a macchia d’olio, andando a capire passo passo le altre aree disponibili alle trasformazioni e anche alcune possibili operazioni infrastrutturali. Come d'abitudine creiamo un blog creiamo un blog (http://unlostterritories.blogspot.it) e una mappa (https://goo.gl/JKCF9e) come strumenti di lavoro.


La giornata inizia alle ore 9 con una introduzione del professor Saggio al tema, cui seguiranno le presentazioni dei laureadni sul tema e poi le presentazione degli studenti del Corso di progettazione Architettonica Assistita che offriranno il loro contributo dal punto di vista teorico, tecnologico e progettuale attraverso una proposta che usa l’Information Technology quale elemento chiave per affrontare una serie di crisi della città contemporanea.
La discussione dei progetti vedrà partecipare un panel qualificato di esperti, invitati a commentare e a discutere delle proposte.

 

 

 

Lunedì 19 luglio 2016. Ore 9-13
Aula V6, Facoltà di Architettura Via Gramsci 53
Corso di Progettazione Architettonica Assistita prof. Antonino Saggio

Partecipano alla Jury finale i professori ed esperti

Rosetta Angelini
Giorgio De Finis
Giovanna De Sanctis
Valerio Galeone
Antonella Greco
Chadi El Choury
Michela Pierlorenzi

documento In Pdf


 

1.

ReasearchTeam RT

UNLost Territories
Urban Team

Giulia Cervini
Paolo D'Elia
Juil Kim
Silvia Primavera
Manuela Seu
Michele Spano

Questo Blog è stato realizzato all'interno del Laboratorio di Tesi della cattedra del Professor Antonino Saggio da parte di tesisti, studenti e dottorandi. Ogni componente del laboratorio ha contribuito con le proprie ricerche e lavoro alla realizzazione di questa raccolta di studi e progetti che si legano, attraverso diverse modalità, allo spirito e alle tematiche affrontate all'interno della realtà del MAAM (Museo dell'Arte e dell'Altrove di Metropoliz, collocato sulla Prenestina) e cerca di far fronte a diverse crisi riscontrabili nella società odierna ed altre sollevate invece dallo stesso Giorgio de Finis, fondatore e curatore del MAAM, nel corso di alcune conferenze ed alcuni suoi scritti. Ciascuno di questi contributi è accessibile cliccando lateralmente a sinistra sul titolo ed il nome dell’autore all’interno della pagina comune

Vai All ricerca:

http://unlost-territories.blogspot.it/?view=classic

2.

stormIT

BABEL
Torre ludica, totem della diversità

 


Savina Leggieri
Giulliana Giorgi
Laura Polli

La crisi individuata è "l'esubero dell' ignoranza", come generatore di razzismo e distorsione. La torre di Babele è la metafora in cui convergono le varie etnie e culture in cui il linguaggio comune è quello della musica. La torre svolge un ruolo ludico-ricreativo attraverso case-strumenti e un ruolo rappresentativo-simbolico come un faro in cui la luce è il volto degli abitanti. Il progetto, utilizzando materiali riciclati e facilmente reperibili, lavora come un totem rappresentativo in cui la diversità e la collaborazione sono gli elementi chiave.

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http://storming.altervista.org/

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3.

THE UNDERDOGS

ECO – HIVE
(Ecologia e Interattività)

Barretta Flavio
Kim Juil
Martinelli Alessandro
Pignanelli Saverio

Nel XXI secolo la piazza ha perso ormai il suo significato originario, ovvero quello di luogo di aggregazione dove avvengono differenti attività, divenendo così un semplice luogo decorativo posto ai margini della vita quotidiana.
Il quartiere tiburtino e il MAAM ad oggi sono identificabili come due layer (uno circoscritto nell’altro) che non riescono ad avere un punto di contatto se non nell’iniziativa di Giorgio De Finis. Di conseguenza il MAAM sta diventando sempre di più un corpo singolo e distaccato che probabilmente non incontrerà mai la realtà esterna del quartiere.
Il progetto ECO-HIVE parte dal voler ricreare e dare nuovamente vita a queste attività e nel contempo tentare di integrare il museo all’interno della città.
Grazie all’IT è stato deciso di realizzare un’installazione che fosse il più possibile realizzabile in una realtà come il MAAM, dando però forti segnali di sostenibilità e autoalimentazione energetica, tentando di sfruttare a pieno le potenzialità e le poche risorse a disposizione..

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http://underdogs.altervista.org/

 

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4.

NIT-- Natural Information Technology


PRODUCTIVE ISLAND
Stazione energetica

Salvatore Cirigliano

Francesco Risita

Amedeo Picano


La crisi individuata all'interno del Maam ( Museo dell'Altro e dell'Altrove ) è stata sintetizzata in una parola: Repulsione. Questo termine indica la difficoltà di accettare l'altro, l'impossibilità di interazione tra diverse parti che pur trovandosi vicini rimangono costantemente equidistanti. La soluzione per eliminare questa repulsione è il suo contrario: l'ACCETTAZIONE. Il Maam deve accettare la città e la città deve accettare il Maam. Per raggiungere tale fine abbiamo pensato di introdurre nel Maam uno spazio che non sia solo di aggregazione e socializzazione, bensì uno spazio coperto in cui abitanti del Maam e della città possano interagire costantemente in una cornice economica, che è data dall'utilizzo da entrambe le parti di una stazione energetica che possa creare valore sociale, economico e produttivo. Il progetto così vuole ridare valore al Maam in un più ampio sistema di funzionalità e soprattutto di ricchezza economica e sociale. La proposta progettuale denominata "Productive Island" portata avanti dal gruppo NIT ( Natural Information Technology) è volta alla progettazione di isole produttive inserite all'interno del Maam . Una soluzione architettonica composta completamente da materiali da riciclo, adattabile a più situazione grazie a moduli aggregabili, capace di produrre energia per il fabbricato e la città attraverso diverse tecnologie applicate basate sulla produzione di energie rinnovabili.

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http://salvatorecirigliano.altervista.org/MAAM_Project/progetto.html

 

 

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