Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Università La Sapienza –Roma. Aperto a studenti dell'Orientamento Multimediale Dudi


Terragni Futuro



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comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della nascita di giuseppe terragni




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Terragni Futuro

GT04 Mostra, Roma.

 

Il corso di quest'anno avrà  una parte monografica che si svolgerà ogni Mercoledi dalle ore 18 alle ore 19:50 che avrà lo scopo di approfondire il lavoro di Giuseppe Terragni per la preparazione della Mostra che integralmente Corso organizzerà  nel Dicembre 2004

Durante due giorni di esposizioni pubbliche delle ricerche il 22 e 23 luglio sull'architettura di Terragni  verrano decise da una autorevole giuria i lavori migliori (installazioni percorribili, micro ambienti, filmati critici, web sites eccetera) per una esposizione appositamente progettata e disegnata presso La Casa dell'Architettura - Ordine degli architetti  con il patrocinio e il supporto del Comitato nazionale per le celebrazioni di Terragni.

La partecipazione alla selezione dei lavori  per l'esposizione di Dicembre è aperta agli studenti dell'anno corso ma anche a quelli degli anni precedenti 1999-2003, previa frequenza della parte monografica del corso che si terrà ogni Mercoledi dalle ore 18,15 alle ore 19,50 e in cui verranno analizzati i principali temi dell'architettura di Giuseppe Terragni, come anche per le parti che riguardano esclusivamente la Comunicazione Multimediale anche agli studenti del Dudi "orientamento Multimediale"



I. Luogo e Data:
Roma, Acquario romano Casa dell'architettura. Data 4 Dicembre 2004 - 31 dicembre 2004

 

La Mostra si inaugurera' il giorno 3 Dicembre 2004 nella Casa dell'Architettura di Roma presso l'Acquario romano nel quartiere Esquilino a pochissima distanza dalla Grande Stazione di Termini. Si tratta di una prestigiosa sede che il Comune di Roma ha dato in dotazione all'Ordine degli Architetti di Roma e che e' perfettamente indicata ad ospitare quanto oltre viene piu' dettagliatamente proposto.

 

 

 

La sede espositiva si organizza attorna ad uno spazio circolare di circa 20 metri di diametro coperto a tutta altezza da un grande lucernaio. Attorno allo spazio centrale corrono due livelli loggiati, anularmente praticabili. Un grande giardino recintato di circa 2000 Mq e' dotazione della Casa dell'architettura.

 

 

II. La Mostra: Impostazione culturale e Scientifica

L'idea alla base della mostra e' centrata sul grande valore che l'architettura di Giuseppe Terragni riveste per un architetto contemporaneo. L'impostazione della mostra non e' quindi ne' filologica, ne' storica ma dichiaratamente architettonica e critica.




Terragni è l’enfant prodige dell’architettura italiana: a ventiquattro anni ha realizzato il primo edificio moderno nel nostro paese, a ventinove progettato un caposaldo dell’architettura mondiale, a trentadue dimostrato che con cemento e vetro è possibile costruire poesia, a trentacinque è richiamato alle armi per morire pazzo di dolore per aver combattuto una guerra assurda in cui aveva creduto. Il Novocomum del ’28, la Casa del fascio del ’33, l’asilo Sant’Elia del ’36 sono tre opere somme della sua intelligenza e della nostra cultura. È stato un uomo di fede intensa e onesta: in Dio e in un mitizzato regime, ma la sua opera sarebbe incomprensibile senza quella speranza di progresso, trasparenza, efficienza, funzionalità, purezza dello "spirito nuovo".
In poco più di tredici anni di attività, ha praticato tutti i temi più attuali del suo momento. Se si ripercorre questa produzione, anche nei casi meno perentori e conosciuti (come il mercato coperto a Como, l’Universitàdella seta, la scuola a Busto Arsizio) emerge il lavoro di un progettista profondamente diverso dalle generazioni che lo hanno preceduto: i programmi rispondono a una società che si affaccia all’industria, ma soprattutto un metodo nuovo e moderno si afferma. Terragni studia le organizzazioni funzionali, l’irradiazione solare, la distribuzione, la struttura, i materiali. Certo, non sempre con successo – abbiamo appena visto i limiti organizzativi della Giuliani Frigerio – ma il dato tecnicofunzionale dell’architettura è il nocciolo attorno al quale il progetto si forma. La ricerca funzionale che muove il ragionamento, assolutamente scontata oggi, è invece storicamente qualificante. Tanto è vero che nei suoi scritti cercò spesso di porla in primo piano. Confrontiamo i suoi disegni, con gli schizzi che rimangono di Piacentini. Vedremo, l’accademico che ancora pensa all’architettura come episodio di facciata su un impianto i cui aspetti organizzativi sono talmente scontati e ripetitivi che la soluzione può essere lasciata ai collaboratori. Terragni li scava, li sperimenta cerca di ottimizzarli alla luce sia della loro caratteristica meccanica che del traguardo spaziale che persegue.
Non vi è un corpo di opere (eccetto, forse, le case milanesi con Lingeri) che duplichi motivi già trovati, Terragni non cristallizza uno stile, ma forti sono le forma mentis del suo lavoro. Ha un vocabolario di parole che gli deriva soprattutto dal repertorio internazionale. La citazione fa parte dei suoi meccanismi progettuali: prende il cilindro vetrato, il telaio e il corpo sollevato, la finestra a nastro, i pilotis e tanti elementi del vocabolario dell’architettura moderna o più lontana. Usa e assembla con libertà ora dall’uno ora dall’altro, inventa delle parole che si assommano al grande vocabolario collettivo ma scopre, soprattutto, dei nuovi modi di comporre: il contenitorecontenuto che cambia la dialettica purista del volume sollevato, la cattura della natura e l’esplosione delle parti, il gioco dinamico del chiaroscuro, il motivo del telaio, che nasce come elemento ordinatore di una facciata nell’Officina del gas, diventa scavo nella Casa del fascio, contenimento di tutto il volume nella Villa sul lago, parola moderna antagonista alla massa nella villa Bianca.
Terragni opera sul linguaggio architettonico con una modalità «aperta», che supera i dogmi, che è capace di recepire le sperimentazioni d’avanguardia, di combinarle ineditamente l’una con l’altra innestandovi anche le tensione verso la forma primaria che gli deriva dal suo "a priori" di architetto comasco, lombardo, italiano. Il linguaggio dell’architettura non è più l’adesione rigida a delle regole (né a quelle dei padri del moderno né tanto meno a quello dei classici) ma continua ricerca di contaminazione e di reinvenzione, ed è in questa tensione che se ne misura l’intatta attualità.
Possiede la sintesi del genio costruttore. Sintesi di opposti: figurativi o astratti, novecentisti o internazionali, volumetrici o bidimensionali. È una prova della sua intelligenza ricettiva ma anche del legame al dibattito, alle speranze, alla cultura e ai tentativi di una intera generazione. Anzi, senza quelli, il suo contributo non sarebbe né dato, né spiegabile: dal Gruppo 7 al Miar, da "Quadrante" a "Valori primordiali", dal Gruppo di Como alle amicizie con Bardi e Sartoris, ai contrasti con Pagano.
Giuseppe Terragni è il frutto più alto di una stagione tempestosa e d’avanguardia, di passione e di partecipazione collettiva all’architettura e all’arte. Il seme della sua intelligenza ha trovato un terreno contraddittorio, difficile e tormentato in cui è però fiorito.


da


Antonino Saggio, Giuseppe Terragni, Vita e Opere, Laterza 2004


Testo consigliato con altri che verrano presentati

 

 

 La data proposta per l'inaugurazione  il 3 Dicembre 2004 - , alla fine dell'anno di celebrazione del centenario terragniano e dopo che il pubblico nazionale e internazionale avra' potuto conoscere l'opera di Terragni sotto l'aspetto storico, documentario, costruttivo, biografico e culturale e' sintomatica. Lo scopo primo della mostra e' mostrare infatti la vitalita' delle idee di Terragni architetto nell'unico modo che appare possibile: reinterpretandole e trasformandole. Ecco perche' la mostra di Terragni Futuro e' al contempo una mostra sul grande architetto comasco e una mostra di architettura tout court. Una mostra che collega la generazione dei giovanissimi recisi, il futurista Antonio Sant'Elia (1888-1916) e il razionalista Giuseppe Terragni (1904-1943), alle prossime generazioni.

 

 

III. Allestimento della Mostra: Criteri e Opzioni costi di massima

 

Il grande precedente di questa mostra e' quella diretta da Bruno Zevi "Michelangelo Architetto" tenutasi nel 1964 al Palazzo delle Esposizioni di Roma esattamente 39 anni fa in occasione dei cinquecento anni della scomparsa di Michelangelo. La mostra di Zevi era caratterizzata da una forte tensione con "sale animate da 'plastici critici' degli studenti veneziani e fu definita scherzosamente 'Michelangelo pop'.

 

 

 

 

 

Come quella, anche al centro di Terragni Futuro vi sara' un intenso sforzo legato all'Universita' con le seguenti modalita'.

 

A. Progetto d'insieme. La mostra intende proporre un forte progetto di allestimento pensato unitariamente, dal forte impatto spaziale ed emotivo e capace di accogliere i successivi percorsi espositivi e i diversi materiali esposti. Coinvolgera'  contestualmente la grande sala centrale, i due livelli loggiati superiori e parte del giardino esterno in una promenade architettonica  totale.


 

B. Progetti Installazione cinque. All'interno della mostra esisteranno almeno cinque "installazioni" che partendo da una lettura in profondita' dell'architettura di Giuseppe Terragni ne riproporranno il vigore reinterpretato agli occhi di un architetto contemporaneo. In particolare si trattera' di ambienti percorribili che costruiscono "criticamente" sequenze spaziali e concettuali del lavoro di Terragni.


 

C. Plastici Critici dieci. Sono plastici di grandi dimensioni montati in un micro ambiente a se' significativo con foto, materiali, o dettagli


 

D Proiezioni dieci: Si tratta di realizzazioni di filmati che ricostruiscono progetti o che montano in film significativi alcune esperienze legate all'architettura di Terragni

COSTO 

 

E. Siti web dieci: che indagano aspetti specifici dell'opera di Terragni


 

F. Disegno di Brochure, logo, Inviti sito web ufficiale catalogo

 

 

IV. Organizzazione della ricerca: Coinvolgimento Universita' e altre strutture

 

L'insieme dei prodotti A-F sopra descritti saranno realizzati dal corso Monografico "Giuseppe Terragni Caad 2004" che si terra' all'interno della cattedra di Progettazione Architettonica assistita - V Anno - Facolta' di architettura L. Quaroni, Universita' degli Studi La Sapienza, Prof. A. Saggio.

 

In particolare per le sei Categorie sopra indicate, saranno previste ricerche proposte e progetti come elaborati dei partecipanti mentre il docente in forma ex-cathedra e in forma seminariale condurra' lezioni e coordinera' ricerche specifiche sul  merito della ricerca architettonica di Terragni. Il corso "Giuseppe Terragni Caad 2004" pu˜' contare su due iterazione monografiche compiute nel 1992 e 1993 al Politecnico federale svizzero di Zurigo  "Giuseppe Terragni a Formal Analysis Using Cadd 92 e 93" e su quattro iterazioni a La Sapienza su altri argomenti. Tutti questi corsi hanno prodotto Convegni-Esposizioni e una dettagliata pubblicazione web dei lavori. Per queste ragioni il corso di A. Saggio a La Sapienza e' considerato uno dei corsi di punta del panorama internazionale ed e' invitato in molteplici occasioni pubbliche di cui l'ultima si e' appena conclusa nel quadro del 7 Festival Image! a Firenze.

 

Il corso e' aperto a studenti effettivamente in corso laurea quinquennale UE in Architettura,  a ex studenti laureati e laureandi, e a dottori di ricerca. Chi partecipa a pieno titolo all'esperienza ha la legittima speranza di vedere il prorpio contributo ideativo apprezzato e riconosciuto  (dal progetto d'insieme a un singolo sito web). 

 

Una conferenza esposizione selezionera' infatti i materiali da presentare effettivamente alla mostra attraverso un gruppo di esperti tra cui il Presidente del Comitato nazionale e altri membri del Comitato.

 

La Mostra "Terragni Futuro" potra' contare sul supporto della Facolta' di Architettura L. Quaroni, Universita' degli Studi La Sapienza e in particolare del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana del Paesaggio e degli Interni e del Laboratorio multimediale Lama del Corso di Dottorto di Ricerca in Composizione Architettonica, tutte strutture di cui il proponente fa parte e del corso Master sull'archiettura interattiva.

 

 

V. Calendario

 

- Formazione comitato Nazionale - 4 Aprile 2003

Antonino Saggio e' membro del comitato nazionale e responsabile per i rapporti con le Universita' come professore di Progettazione Architettonica Assististita" La Sapienza "Roma

 

- Proposta Mostra "Terragni virtuale e la ricerca della spazio" 28 Maggio 2003

Al Cominato Nazionale. Titolo provvisorio

 

- Proposta dettagliata  della Mostra "Terragni Futuro" 15 Dicembre 2003

 

- Inizi del Corso "Giuseppe Terragni Caad 2004"  24 Marzo 2004

 

- Scelta dell'ipotesi di allestimento (A)  19 Maggio 2004

 

- Fine del Corso, Mostra convegno e selezione dei Lavori 23 Luglio 2004

 

- Redazione lavori ricerca di ulteriori Sponsor  Settembre 2004- Ottobre 2004

 

- Finalizzazione dei Lavori e degli allestimenti Novembre 2004

 

- Inaugurazione 3 Dicembre 2004

 

- Chiusura Mostra 31 Dicembre 2004

 

 

VII. Link

 

http://www.casadellarchitettura.it/

Casa dell'Architettura via Manfredo Fanti 47 Roma

Per iniziative calendario struttura

 

http://www.comune.roma.it/cultura/italiano/musei_spazi_espositivi/spazi_espositivi/acquario_romano/

Per la storia dell'edificio

 

http://www.citicord.uniroma1.it/saggio/

Per bibliografia, Corso, Attivita' editoriale e scientifica del promotore

 

Promotore: prof. dr. architetto Antonino Saggio, La Sapienza, membro del comitato Nazionale del Centenario di Giuseppe Terragni  e Responsabile per i rapporti con l'Universita'.