La Mappa della Urban Green Line

Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma

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Urban Green Line è un progetto di ricerca portato avanti dalla cattedra di Progettazione Architettonica Urbana del prof. Antonino Saggio. Si Tratta di un anello ecologico ed infrastrutturale che intende ricucire e connettere le due grandi aree verdi a scala Metropolitana del Parco archeologico della Caffarella e del parco di Centocelle. Il suo sviluppo è costituito da 21 tratti di strade esistenti ciascuno dei quali è associato ad idee progettuali specifiche che ne valorizzino sia localmente sia globalmente l'impatto.
La presenza della UrbanGreenLine valorizza e connette sia specifici progetti di UrbanVoids sia le caratteristiche urbane complessive della macroarea di intervento.

 

Hanno patecipato alla jury In qualità di ospiti, Lorenzo Imbesi, Paolo Allegrezza, Giovanni Barttolozzi, Rosetta Angelini, Giulio Pascali, Carlo Infante, Luigi Valente, Cristian Farinella, Roberto Sommatino, Lorena Greco, Graziano Valenti (in ordine di presentazione)

 

 

e.Code_mix

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MetaNatura

Verso un'ecologia umana


Davide Balsanelli Alessandra Bolli Francesca De Santis Priscilla Gazzellini Matteo Gobbi

L’intento di e.Code_MIX è quello di generare una struttura che inneschi un’epidemia ecologica lungo tutta la Urban Green Line, avvalendosi di nuove tecnologie digitali per la progettazione parametrica che siano in grado di allacciare scambi di dati con l’ambiente, manipolando la materia fino all’ibridazione tra artificio e natura, tra “Mente e Natura” alla Bateson.

La connessione tra lo scavo, la rete tranviaria e la ramificazione strutturata per il parkour sarà un corpo sistemico mutante, un depuratore reagente alle condizioni di inquinamento, in continua evoluzione. I sistemi saranno reti cibernetiche complesse, in una catena di processi “casuali”, che avranno meccanismi di regolazione volti a mantenerne l’equilibrio, a vantaggio di una fruizione interattiva totalizzante.

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http://www.wix.com/ecodemix/homepage

 

 


 

SLIDERS

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DIG-IT!
Parametric jumps in a discrete urban system

 

Raffaele Foggetti Giulia Gabellini Filomena Gigantiello

 

I flussi della mobilità urbana, secondo una logica vettoriale, possono essere interpretati come layer. La loro sovrapposizione caotica costituisce la situazione di crisi che intendiamo capovolgere. La costruzione di nuove e coerenti relazioni dinamiche tra gli strat, mutevoli nel tempo secondo parametri specifici, rappresenta il campo di applicazione dell' Information Technology come strumento progettuale. Attraverso una tessera magnetica personale avviene la raccolta e l'elaborazione dei dati relativi ai flussi della mobilità metropolitana. Tali informazioni contribuiranno sia ad una maggiore efficienza del sistema dei trasporti sia alla rappresentazione del paesaggio delle dinamiche urbane mediante installazioni artistiche interattive. La connessione tra i layer si realizza anche nell'arredo urbano: fasce connettive, che legano quote differenti, assumono un andamento variabile in relazione alla funzione ad esse attribuita.

 

 

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http://www.sliders.altervista.org/

 


 

 

DV+{

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TramA
Sulla natura dell’informazione nei percorsi ufficiali e ufficiosi.




Dario Pompei Valerio Galeone


Attraverso lo studio in loco dei tre diversi tratti della UGL A3, A5, A7 (vedi video Walking the Area) si è stabilito quale fosse la “crisi” da affrontare in quel contesto. Frammentarietà, disuso, discontinuità. La volontà della prima idea progettuale è quella di instaurare con il tratto di città una sorta di continuità, sia lineare che trasversale, includendo percorsi pedonali, ciclabili e tramviari, definendo così spazi pubblici destinati alle diverse utenze, attraverso proprio le loro interconnessioni, una rete, TramA appunto, generata dalla linea tranviaria fusa con le Traiettorie degli ingressi trasversali (vedi presentazione nella sezione CONCEPT). Il tutto gestito da un’informazione primordiale, basica, generata dall’interazione dei cinque sensi umani: vista, udito, tatto, gusto e olfatto, per delineare lo spazio. La stimolazione dei sensi avviene attraverso suoni e colori determinando nuove sensazioni e conoscenze, nonché informazioni.
Il concetto di trama viene costituito dalla direttrice principale scaturita dall’unione dei tre tratti di UGL, l’ordito invece è rappresentato dalle trasversalità che attraversano il tratto di interesse del progetto. Tutto è collegato dal tram, una sorta di anche"spoletta", che preleverà ossigeno (prodotto dalle alghe "spiruline" site negli stagni di progetto, i "polmoni") e lo rilascerà nei punti con un alto tasso di inquinamento atmosferico.

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http://www.dvtrama.altervista.org

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TEAM SYSTEM

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i GREEN NETWORK
Connessioni Eco-Digitali

 

Marta Roncetti Giorgia Vernareccio Benedetta Magrini Vittoria Spizzichino


La ricerca progettuale si basa sull'idea della rete. La Ugl è pensata come una linea fluida in movimento che mette in connessione il sistema degli urban voids, i veri e propri poli attrattori che restituiranno identità al quartiere. Come i galleggianti di una rete da pesca, dei padiglioni multifunzionali offriranno servizi differenti a seconda delle esigenze, come ad esempio il bikesharing che darà la possibilità di scegliere la mobilità ciclabile, alternativa a quella delle auto, per addentrarsi nella rete e scoprire il quartiere. Attraverso l'innesto del verde si intende creare un anello ecologico, che induca la comunità, coinvolta nella creazione e nel monitoraggio del sistema, ad atteggiamenti civici più eco sostenibili. L'Information Technology, mediante installazioni a bordo del tram e integrate nel sistema, offrirà ai viaggiatori la possibilità di venire a conoscenza e di seguire da vicino la vita dei luoghi che vedono passare fuori dal finestrino, di interagire con la comunità del quartiere, di conoscere le inziative, di "monitorare" flora e fauna presenti nel sistema ecologico.

 

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http://teamsystem.altervista.org/

 


TRAMIX

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Plugin
Il percorso della Urban Green Line come Plugin all'interno del sistema città

 

Elton Poda Valerio Visagli

La ricerca progettuale vuole affrontare la UGL in una logica informatica, come un plugin si inserisce all’interno di un programma informatico. Un plugin che altera e amplia la dimensione cognitiva del percorso. Affronta la crisi del percorso attuale il quale è sterile, passivo, stressante. Il plugin UGL lo trasforma in un ambiente interattivo, mutevole, ludico, aperto, flessibile, attraverso l’inserimento dei concetti di multifunzionalità, verde sistematico, information technology, accessibilità, spazio parametrico. La ricerca è indirizzata a sperimentare l’impatto dello spazio parametrico all’interno del tratto UGL da progettare. Il software scelto per operare in questo contesto è Grasshopper, un plugin di Rhinoceros , il quale permette di operare all’interno dell’programma in maniera parametrica.

 

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http://tramix.altervista.org/

 


NCIPIT

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Charme in Shape
Costruire uno spazio per tutte le idee, tutte le forme, tutte le vite...come le nostre!

 

Liborio Sforza Augusto Tilia

Possiamo formulare l’ipotesi che la città sia simile a una pagina scritta, ovvero un lessico costruito dai singoli elementi che si distribuiscono nello spazio urbano e una sintassi che, combinando in modo più o meno coerente questi elementi, generi frasi leggibili. Da ciò, possiamo generare un’architettura che legga e “giochi” direttamente con il contesto urbano che le sta attorno, ma soprattutto con l’interagire diretto degli utenti? Il nostro concept si concentra su come poter rispondere a questa domanda, attraverso la a creazione di un'architettura che si adatti alle nostre percezioni, al nostro modo di agire e soprattutto a quello che vogliamo o possiamo.

 

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http://incipit.altervista.org/

 

 


The Plumbers

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DROP-MAGMA
Sistemi integrati per la modellazione interattiva dello spazio urbano.

 

Ivan De Cataldo Ilaria Di Clemente Denise Franzè Fatima Marchini Agnese Trinchera

D-M è il tentativo di istituire un modello processuale attraverso due sistemi integrati che plasmino lo spazio urbano tramite le intersezioni di layer diversi, individuando aree multifunzionali e percorsi di natura eterogenea a diverse quote. Il modello generativo formula le "drop-magma", spazi di solidificazione viscosa, tra le quali si definiscono instantaneamente maglie interconnesse, reificate tramite il sistema fluido che le attraversa e le connette. Tale modello si plasma sostanzialmente a seconda del sito, delle crisi da affrontare e dei fruitori del luogo.

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http://www.wix.com/diclementeilaria/theplumberscaad

 



Giropasta

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Giropasta_ Harvesting Event.
Spazi pubblici interattivi accompagnano l'attesa del tram.


 

Tiziano Derme Umberto Di Tanna

Urbanizzare la tecnologia, significa più direttamente avvicinare questa alla conoscenza del cittadino. Quale miglior occasione, allora, di un evento continuo in uno spazio pubblico? Si costruisce in questo caso uno spazio in cui il cittadino adotta un ruolo attivo nei confronti di uno scenario tecnologico ed energetico. Il sistema base adottato si basa su un conto energia che determina attraverso la produzione di energia individuale alla fermata del tram di ottenere un risparmio sulla bolletta. Questo spazio per attuarsi richiede perciò l'esperienza fisica e mentale del partecipante. Una manovra che genera in loop dei feedback tesi a non essere consumati all'istante, ma che ncessitano un tempo ed un processo.
Intendiamo far agire il cittadino sullo scenario della via Casilina almeno su tre livelli: il primo è come spettatore per fruire della natura scenica del viaggio in tram rendendosi spettatore di un paesaggio cangiante che si mostra come una continua epifania nella periferia romana. il secondo, come partecipante attivo per contribuire alla trasformazione della città, attraverso l'utilizzo del proprio tempo per svolgere azioni che producono energia e che definiscano situazioni individuali e collettive in una sorta di paesaggio urbbano attivo e cangiante. In fine, come cittadino per contribuire alla totalità del sistema considerando ogni tappa del viaggio come un'occasione per partecipare in modo divertente, ecologico e remunerativo alla UGL.

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http://www.giropasta.com/

 


 

dB_group

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ATINNITUS

Interactive noise pollution

Gaetano De Francesco Antonio De Pasquale Karim Elgazzar

 

Il suono, protagonista dell’intero progetto, si propone alla nostra percezione come uno spazio cangiante in cui siamo immersi e del quale cogliamo il continuo movimento delle entità immateriali che lo popolano. Uno spazio, questo del suono, che si modifica e si muove intorno a noi, conformato su piani distesi che possono trasformarsi in abissi vertiginosi, abitato da esseri luminosi o da fantasmi, caratterizzato sempre da un percorso temporale che dopo averci rapito dalla nostra dimensione abituale ci riconduc, attraverso qualche imprevista via, al nostro mondo.
La realtà che attraversiamo, o meglio "lo spazio-informazione" che ci circonda, è una architettura dinamica che guida ed impregna la nostra sensazione di esistere, di essere in uno spazio non fatto di masse e di spazi misurabili in lunghezze definite ma fatto di energie e di momenti misurati come tempi. L’architettura delle masse e delle distanze è una musica cristallizzata nell’immobilità dell’istante: il tempo non esiste se non che per lasciarci muovere al suo interno e scoprirne i dettagli.
Si propone dunque anche per la Urban Green Line uno spazio, una architettura esplosa nella dinamica del movimento in cui l’irreversibilità dell’incedere del tempo ci trascina in uno spazio auditivo, che ci investe a tutto campo e si modifica in ogni istante.

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http://www.atinnitus.altervista.org


 

 


 

G.D.E.C.

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EUTOPIA

Ecologic Urban Technology, Organic Processes & Interactive Architecture

Giuseppe D'Emilio Enrico Carnevale

L’Utopia è l’idealizzazione di una realtà perfetta, associabile ad qualcosa di materiale (un progetto) o ad un qualcosa che rimanga in un ambito immaginario (un mondo idealisticamente dotato di valore). Progettando, portiamo avanti l’obiettivo della definizione della cosiddetta “Eutopia”, o “buon luogo”, sfruttando l’Urban Green Line, l’interattività e le nuove tecnologie sostenibili come strumenti capaci di inizializzare e definire detto processo, partendo da una situazione iniziale di “Outopia”, cioè di “nessun luogo”, caratteristica principale e generatrice della crisi dell’attuale realtà dell’area di progetto (il tratto urbano di Via Furio Camillo).
L’Eutopia Green Line si identifica come un qualcosa che tenta di rispecchiare una realtà utopica e perfetta, e dalla quale l’unità di misura di base, la persona, possa ricevere serenità e allo stesso tempo essere attrattaper curiosità.

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http://www.eutopiagreenline.altervista.org/