Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Università La Sapienza -Roma

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III Ciclo:  La stratificazione e le sovrapposizioni | Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer.
 

Lezione 13.

 
 

Peter Terragni: saggio su Eisenman

La lezione può essere seguita da QUi
 


 

 
 

Altri materiali riloevanti

Peter Eisenman The Future of History
Introduzione alla Conferenza di Peter Eisenman il Futuro della Storia e conferenza di Eisenman "Il Futuro della Storia"
Laurea Honoris Causa Università degli studi La Sapienza Facoltà di Archittettura Ludovico Quaroni IN ENGLISH

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To DO:
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Ecco alcune letture consigliate in rete
 

 

Peter Eisenman Lotta al Cubo >>

Linee Virtuali. Da Cannaregio a Castelvecchio. >>



 

Ecco alcune letture consigliate in biblioteca

 
A. Saggio, Peter Eisenman Trivellazioni nel futuro
Testo&Immagine, Torino 1996, (pp-96).

Approfondimenti a cura degli Studenti
 

Marta Moccia, 2006 Eisenman testo e altro >>

Alessandra Cao 2006 dal manierismo alla modernità e indietro >>

Architettura Critica >>
G. Mosetti 2004

.....Eisenman ragiona sulla funzione dello spettatore, dell'osservatore. Questo nello spettacolo, "e' rimosso dal presente" entra nello spettacolo, e' un tutt'uno con questo. Inoltre esiste un osservatore virtuale: e' un dirigibile che Eisenman immagina di far librare sulla struttura e che e' un occhio onnipresente.
Lo spettatore esiste quale presenza indefinita piuttosto che come pubblico reale, lo spettacolo diventa un evento mediatico.
"Una volta che lo spettatore comincia a simulare di essere spettatore, una volta che il contenitore non sia che un palcoscenico per la rappresentazione, lo spettacolo si riduce a mera costruzione di immagini".
Un concetto fondamentale analizzato e' il tempo. In questo spazio si produce un tempo che e' staccato dalla esperienza fisica dell'osservatore, ne deriva una distinzione tra tempo reale e tempo virtuale.
Esiste un tempo cronologico dell'architettura e quello virtuale della rappresentazione nel quale e' immerso anche l'osservatore.
"Il nuovo spazio puo' creare una condizione di oscillazione, una condizione intermedia che mette in discussione la realta' nello stesso tempo in cui e' realta': lo spazio non si conforma piu' alla funzione meccanica, ma mette in discussione la funzione".
Per creare questa condizione Eisenman parte non dalla costruzione a forma di stadio ma affronta la questione dal suo aspetto: "se non dovesse apparire come stadio".
Non parte dalla forma precostituita di stadio, nega la forma gia' data. ....

Poesia Eisenman e Fontana

Lorenzo Mastroianni. 2003

Sto seguendo la sua lezione su Eisenman. Le mando un link ad un poeta mio
conterraneo che un po' mi ricorda le operazioni svolte dall'architetto americano ...

Le invio il link esatto al lavoro di Giovanni Fontana http://www.cirps.it/risorse/poesia/autori/fsfontana.htm  Interessante è lo studio che l'autore opera sul testo a livello formale e sintattico, lasciando sullo sfondo il ragionamento semantico e ponendo l'attenzione sul testo in quanto espressione fonetica di un concetto.

"L'interazione tra oralità e scrittura, quando l'una attraversa l'altra e viceversa, offre al poeta interessanti aree di intervento; purché l'oralità non sia legata alle tecniche della memoria naturale, bensì fondata sulle memorie artificiali della scrittura, da una parte, e dell'elettronica dall'altra; purché la scrittura non sia più un sistema di riduzione e cristallizzazione della vocalità, bensì il fertile terreno che accolga in sé il seme di possibili evoluzioni al di fuori della pagina scritta o stampata, anche attraverso la riadozione di antichi modelli".  


 

I vettori e Eisenman

Virgilio D'Annibale 2003 >>
 

[...] L'aspetto stimolante è che oggi, con il computer, siamo in grado di realizzare cose impossibili anche solo pochi anni fa. Da questo strumento deriva l'opportunità di utilizzare il concetto di "vettore" in maniera inusuale.

Il vettore ha un'intensità, una direzione e un verso, proprietà contenute solo in parte in un asse. In altre parole, se prendo una palla che ha un vettore e la lancio verso un blocco di argilla, questa deformerà l'argilla in un certo modo, mentre un asse semplicemente la perforerebbe. Si possono ottenere effetti molto diversi lanciando una palla di grosse dimensioni nell'argilla invece di una pallina e l'impatto cambia ancora se la si lancia più da lontano o più da vicino.

L'idea del vettore, opposto all'asse, equivale all'invenzione della prospettiva. Prima di questa esisteva una visione diversa del rapporto tra individuo e spazio, così come, adesso rispetto all'asse, abbiamo una visione differente del soggetto; oltre al puro spazio assiale, possiamo concettualizzare lo spazio vettoriale. Oggi pensiamo in termini di sequenze temporali, contrariamente all'architettura del passato, ragioniamo con modalità simili a quelle adottate nel cinema o nei computers. Siamo in grado di relazionarci ed identificarci con tipi di rapporti spaziotemporali diversi da quelli del "Io mi trovo qui e per capire mi serve un punto laggiù". In architettura, anche con Le Corbusier, questo tipo di cose non si era modificato poi tanto. Analizziamo, ad esempio, il mio progetto per la Triennale di Milano. Se ci camminate attraverso, ad una velocità normale, non....

Le invio questo mio scritto di poche righe sul rapporto tra Eisenman ed i VETTORI;

nato dalla lettura di un'intervista rilasciata dall'architetto americano ad Alessandro d'Onofrio, in un tratto della quale Eisenman parla dello straordinario apporto dato dal computer alla progettazione architettonica, soffermandosi soprattutto sull'importanza del VETTORE