Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma

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AsL

 

Venerdì 20 luglio 2012, in Aula F3, presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma, nella sede di Via Flaminia 70, si terrà la prima presentazione pubblica del progetto a cui dal Marzo 2012 sta lavorando la Cattedra di Antonino Saggio.
Il progetto si chiama Tevere Cavo e intende mettere a sistema una serie di vuoti urbani e di aree sottoutilizzate a Roma. Si tratta in particolare della parte della città che segue l’andamento del Tevere dalla diga di Castel Giubileo alla porta di Piazza del Popolo e che è racchiuso dai grandi colli di Monte Mario ad Ovest e di Monte Antenne ad est. il progetto Tevere Cavo si ricollega idealmente e metodologicamente alla Urban Green Lines che legava con un anello ecologico i due grandi parchi archeologici tra l’Appia e la Casilina e che è stato recentemente presentato alla Casa dell‘Architettura di Roma e sul fascicolo n. 278 de “l’Arca”. Se in quel caso una nuova linea tranviaria assumeva il ruolo di catalizzatore di una serie di intenti e scopi, in questa parte di Roma non può essere che il Tevere l’elemento sistemico. Un Tevere su cui scorre la storia stessa della città e forse il suo futuro.
La giornata inizia alle ore 9 con una introduzione del professor Saggio al tema, cui seguiranno le presentazioni degli studenti del Corso di progettazione Architettonica Assistita che offriranno il loro contributo dal punto di vista teorico, tecnologico e progettuale attraverso una proposta che usa l’Information Technology quale elemento chiave per affrontare una serie di crisi della città contemporanea.
La discussione dei progetti vedrà partecipare un panel qualificato di esperti, invitati a commentare e a discutere delle proposte.

 

Venerdì 20 luglio 2012. Ore 9-13
Aula F3, Facoltà di Architettura Via Flaminia 70
Corso di Progettazione Architettonica Assistita prof. Antonino Saggio.
Tv real time broadcasting

Intanto potete studiare i lavori del 2011

 

 

 

Tape_Ball

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Reshaping Solar Energy
Stazioni di servizio di nuova generazioni lungo il tevere


Silvia Pepe
Francesco Vantaggiato

Il progetto si insedia nelle stazioni di servizio attualmente esistenti sule sponde del Tevere e propone un ciclo virtuso dal punto di vista energetico...

Vai alla ricerca:

http://www.francescovantaggiato.it/site/Tape_Ball%20.html

 

TRIOBAM

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USB – URBE SCRIPT BOOK
Raccontare per riscrivere

 

 

e.Arc-Screen

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Bilancia Elena
Amaturo Carlo
Massaro Saverio

Urbe Script Book è un ambito di socialità e progettualità urbana attraverso cui riscrivere le storie dei luoghi, in particolare i luoghi ai margini del tessuto urbano consolidato: luoghi “in between”, luoghi di “scarto”. Attraverso le idee messe in atto in questo progetto, questi luoghi residuali, privi oggi di identità e appartenenza, riacquistano valore. Ed è la narrazione, la chiave. I temi chiave per attivare questi luoghi e sviluppare il progetto progetto sono: il cibo, il gioco e l’interattività. Attraverso queste categorie di azione il progetto attivazza dei processi sociali e dinamici. L’obiettivo è prima mappare, poi ripopolare e infine connettere questi luoghi dell'attuale scarto urbano, incentivando in particolare l’integrazione sociale tra le varie etnie presenti sul territorio. L’utilizzo dell’Information Technology (geoblog, proiezioni interattive, phone applications) in continuità con operazioni di re-design urbano rappresenta l’elemento catalizzante il progetto. Differenti corpi tecnologici ri-popoleranno l’area di progetto, innestandovi piccole attività commerciali e, contemporaneamente, ripuliranno l’aria dalla CO2 e forniranno informazioni attraverso proiezioni interattive. Il sito di progetto studiato per esemplificare Urbe script book è costituito dall’area sottostante il viadotto di Corso Francia, compresa tra l’Auditorium Parco della Musica e il Fiume Tevere.

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www.urbescriptbook.altervista.org

 

 

Urban Cruiser
Un sistema di rifornimento di macchine elettriche


Hamed Memarian

La ricerca progettuale propone per il progetto di Tevere Cavo una stazione di rifornimento di automobilie elettriche che usa l' immaginario dell'acqua del Tevere.
L'edificio progettato è decisamente multitasking ed è caratterizzato da una tecnologia che consente ai pavimenti di produrre elettricità attraverso i movimenti delle persone.
Il tetto dell' edificio è composto da 3 vetri che possono essere percorsi dalla luce solare, nel Pavimento dell edificio sono posizionati altri 3 vetri che concidono con i 3 vetri del tetto, questo permette di far passare i raggi solari fino al piano sotteraneo con la conseguente produzione di energia elettrica.
I vetri hanno inoltre uso interattivo, grazie a questa tecnologia si costruisce un paesaggio virtuale tra edificio e spettatori che si scambiano informazioni tra di loro.
Per quanto riguarda il tema "Tevere Cavo" proponiamo di usare una serie di specifiche tecnologie, basate su una sorta didgigitalizzazione dell'acqua, che fa diventare l'acquastessa informazione.

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http://hameditcaad.altervista.org/index.htm/

 

 


 

 

VOID DRAW

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Floating Illusions
Unusual Performance: la depurazione del Tevere si fa spettacolo visivo.




Luca Bregni Antonio De Rosa Michela Falcone


Dallo studio dell'aggregazione delle schiume (Weaire-Phelan) nasce l'idea di un'infrastruttura in grado di filtrare l'acqua del Tevere. Il momento della depurazione diventa performance visiva ed evento informativo riguardo lo stato ecologico del fiume. L'evento del filtraggio delle acque non coinvolge solo la sfera tecnologica ma abbraccia il rapporto che la città ha con il “Pater Tiberinus”
rendendolo un atto aggregativo.

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http://www.voiddraw.altervista.org/

 

 


 

Ctrl+T

Water stop
La fermata-fontana climatizzata



Chiara Perfetti Ebrahimi Golnaz


La nostra idea parte dall’osservazione e dall’esperienza della città, dove si passano ore ad aspettare autobus che non si sa se e quando passeranno, esposti a qualsiasi tipo di intemperie o caldo afoso.
Il mal funzionamento e la scomodità dei mezzi pubblici porta la maggior parte della popolazione ad utilizzare le auto, che inquinano e creano traffico in una città che è nata molto prima della macchina e che non può plasmarsi ad essa.
Il nostro obiettivo è quello di progettare delle fermate che siano piacevoli e funzionali che possano incentivare i romani all’utilizzo dei mezzi pubblici.
Cercando una soluzione a questo problema abbiamo pensato di mettere a sistema una delle più grandi potenzialità e opportunità di Roma che è quella dell’acqua e delle sue fontane, realizzando una simbiosi tra queste e le innumerevoli fermate dell’autobus.
L’acqua delle nostre fontane va infatti molto spesso sprecata e in un momento come questo dove si pensa alla sua privatizzazione è un tema di grande attualità.
In questo modo la fontana potrebbe tornare ad essere un punto di socializzazione come era molti anni fa, dove poter parlare e intanto rifornirsi d’acqua in maniera sostenibile.
Creare quindi delle tettoie formate da un sistema di tubazione, in cui scorra acqua fredda d’estate e calda d’inverno, climatizzando quindi l’area adibita ai pedoni, che avrà sedute e schermi interattivi per seguire news in tempo reale sulla mobilità a Roma e per regolare la temperatura dell’acqua.
Da questa fusione potrebbero nascere poi ulteriori sistemi come getti d’acqua nebulizzata d’estate e d’inverno piccole zone di sosta con la possibilità di bere del tè con l’acqua riscaldata dalle unità di trattamento aria delle fermate.


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http://www.ctrlt.altervista.org/

 

E.D.M GROUP

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City Bike!
Percorsi sistemici sulle sponde del tevere

 

Fakiri Elissavet Papachatzi Despoina Troccoli Martina

 

La ricerca progettuale pone la sua attenzione su uno dei temi più discussi degli ultimi anni, ovvero il rispetto dell'ambiente. Quest'ultimo è strettamente connesso al mondo della bici, infatti partendo da un'idea di rete in movimento che va a costituire il polo iniziale del progetto, dove flussi interattivi vengono scoperti solo grazie al passaggio del ciclista, verrà in seguito fatto un "salto" determinante per comprendere i veri obiettivi del progetto. City Bike non vuole essere solocreare flussi cangianti ed interattivi ma sarà, un vero aiuto per la città. Grazie ad innovative ed intelligenti bici guidate da persone interessate anche per ragioni economiche a questa attività, si smaltiranno rifiuti organici per mezzo di un sistema annesso al nuovo veicolo e implicitamente si contribuirà di far reinserire tali persone nella società. Lo scopo quindi è quello di ristabilire una sensibilità verso la città in cui si vive attraverso un complesso insieme di scelte tra loro concatenate.

 

 

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http://www.edmgroup.altervista.org/index.html