Corso di Progettazione Architettonica Assistita - prof. Saggio
Facoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma



Antonino Saggio Home

Corso Home


Installazione Tevere Cavo 2015

Indirizzario

Richieste per l'asignement

Presentazioni in Audio Video streaming

1° premio al gruppo Streenga con 11 voti
2° premio ex aequo Twist network e Flamotion

 

 

Sand- ON- Tevere Cavo
TizianoTamburri - Arianna Gori


Breve descrizione dieci righe: L’installazione consiste dunque in un percorso inserito all’interno del Parco della Pace (o Parco Papacci), considerabile come “vuoto” verde affacciato su via di Grottarossa. L’allestimento prevede la creazione di uno spazio espositivo snodato lungo un organico percorso e culminante in un padiglione. L’esposizione è organizzata lungo i fianchi del percorso, su vere e proprie sponde sinuose che in prossimità della struttura richiamano un continuum vivo che si riavvolge ripetutamente a formare una galleria. L’idea è, quindi, che il visitatore, nel suo passaggio attraverso il nastro, entri a far parte del processo di riqualificazione e riappropriazione degli spazi della sua città, da un lato visionando i progetti elaborati dalla cattedra del professor Saggio, dall’altro scegliendo di prendere parte attivamente alle iniziative proposte da Retake.


http://tizianoitcaad.altervista.org/pagine_cicli/gruppo_4_ciclo/lez2.html

 

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Flamotion, architettura in divenire
Antonino Ciuro - Marta Rigato

Flamotion è un istallazione che si muove insieme alle persone che la vivono. Il livello di interattività all'interno dello spazio si riflette nella forma sensibile dell'architettura. “Lo spazio ha onde e forze che possono trasformarsi esse stesse in situazioni, effetti, cose”. Saggio, 2013 L'idea nasce da 'un unico' sguardo verso istanze diverse: necessità, un luogo di aggregazione all'interno della facoltà di Architettura, un laboratorio all'aperto che permetta diversi gradi di interazione tra gli utenti; potenzialità, uno spazio espositivo all'aperto, ibridato con il verde delle ville, un nuovo brano architettonico dedicato alla cultura nell'area delle accademie, del MAXXI, dell'auditorium, nonché una vetrina all'aperto per esposizione del prodotto.

Flamotion riesce a muovere e a cambiare la sua conformazione a seconda delle necessità dell'utenza e diventa un segnalatore di attività attraverso la disposizione della sua struttura. E' composto da tre costruzioni reversibili, adattative, indipendenti e tra loro interagenti. Attraendosi e respingendosi generano un campo di potenzialità multiple. L'effetto dell'interazione è duplice, lo spazio interno e la copertura cambiano sinergicamente. La struttura comunica all'utenza quali attività si stiano svolgendo al di sotto e viceversa. Le modalità di fruizione dello spazio e l'istallazione si in-formano vicendevolmente in un equilibrio associativo sintesi di situazioni diverse. Partendo dall'idea di uno spazio semplice, circolare ad esempio, una forma idonea a un attività che coinvolga un grande gruppo o all'esposizione di un opera singola, la superficie si muove nello spazio disponendosi in rapporti mutevoli con un polo attrattore, che può essere punto di accumulazione o dispersione per i tre brani che ora si affastellano a descrivere un ampio nucleo centrico, ora si smembrano configurando spazialità distinte

Flamotion non trova la sua sostanza primaria nel suo 'essere categorico', ma nel campo di potenzialità aperte dal suo 'non-essere' qualcosa di univocamente definito: un sistema interconnesso ed entropico, in grado di recepire e insieme farsi portatore di un messaggio che ha la sua cifra nella capacità di variare il proprio contenuto attraverso il lessico dello spazio e di ricostituirsi in qualcosa di continuamente diverso, un architettura in divenire ..

http://www.architcaad.altervista.org/

________________________________________________________________________________________________________________________________________________

sTREEnga+Vettore

Sebastiano Marini, Francesca Orunesu, Nicola Pennacchiotti, Antonietta Valente


Così nasce “sTREEnga center”: un'area interattiva e informativa all'interno della parte abbandonata vicino alla Marina. L'idea ha preso forma soprattutto per i punti di forza che sono presenti intorno all' area, in particolare per la fermata del tram. Quest'ultimo si è pensato di sostituirlo con un nuovo mezzo, chiamato Vettore, aperto, usufruibile a tutti, con velocità di 5km/h, che percorre lo stesso tragitto del tram 2, con una sequenza architettonica stupefacente (Stadio Flaminio, Auditorium di Renzo Piano, Palazzetto dello Sport di Nervi, Maxxi, aree abbandonate di Tevere cavo..) =bisogno di sistemi diversi connessi tra loro
Lo stREEnga center è formato da:
-un solaio interattivo con stringhe che si trasformano quando lo spettatore vi cammina sopra
=architettura dinamica, intelligente e soggettiva
-alberi naturali e artificiali che danno informazioni sulle architetture presenti durante il viaggio del Vettore =ibrido naturale-artificiale
-copertura con pannelli solari
Il concept è la stringa: una stringa che si trasforma all' interagire con lo spettatore, una stringa intesa come vettore, una stringa intesa come binario e direzione, una stringa nata dalla teoria delle stringhe che si basa sulla coesistenza di universi paralleli.

Indirizzo web progetto: workgroup

 

 

___________________________________________________________________________

 

Nicola Pennacchiotti

________________________________________________________________

TWIST NETWORK
Stefano Panici, Luca Poleggi, Alessandro Spaccesi

http://www.twistnetwork.altervista.org/

 

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________


Alveare urbano

Veronica Boneva
Erika Iuspa
Carlo Martucci
Francesca Romana Pelagallo

La città di oggi è satura di spazi dedicati ai parcheggi e quasi priva di luoghi dove gli uomini possano sostare comodamente senza dover pagare. La nostra “fortuna” è che ancora Sono presenti molte BROWN AREAS, che rappresentano veri contenitori di potenziale dove questi flussi si possono raccogliere dividere e moltiplicare. Proprio come negli alveari , dove in piccoli spazi si possono concentrare più funzioni, così abbiamo immaginato questo spazio, organizzato per poter fornire la possibilità di eventi espositivi, attività performative ed esperienze interattive. In pratica uno spazio multitasking.
Lo scopo principale è quello di potersi RICARICARE nelle pause da lavoro o dallo studio o semplicemente da una passeggiata. L’alveare urbano è quindi Un luogo dove energie e sinergie nascono e si trasmettono, attraverso un modulo che a seconda delle esigenze, cambia la sua funzione in maniera interattiva e attiva.

sito www.alveareurbano.altervista.org

________________________________________________________________________________________________________________________________________________

W.E.B. [Wind Energy Bike]

Matteo Baldissara / Mickeal Milocco


Concept: “Siccome non c’è sviluppo senza infrastrutture dobbiamo creare infrastrutture di nuova generazione, rivolte appunto al recupero, alla densificazione e alla riqualificazione della città esistente. […] L’ infrastruttura di oggi deve essere, appunto, multitasking
Da L’Architetto, A. Saggio, "Infrastrutture Multitasking", Giugno 2014

Sulla sponda nord del Tevere, in prossimità di Corso Francia, il micro Urban Void dell'area 28 è un vero e proprio crocevia tra molte infrastrutture: il viadotto, il fiume, i percorsi ciclabili, viale Tor di Quinto. In un simile contesto abbiamo pensato un'installazione ludico-performativa che tenesse conto tanto dell'aspetto ambientale quanto di quello infrastrutturale. W.E.B. [Wind Energy Bike] da un lato sancisce un importante punto di arrivo del percorso ciclabile, dall'altro diventa un dispositivo di produzione energetica. L'installazione si compone di tre elementi fondamentali: una serie di portali che segnalano la pista ciclabile, una seduta attraverso la quale il fruitore può produrre energia pedalando e controllando la propria produzione attraverso uno schermo interattivo, ed un totem eolico. Il gioco sta nel superare la produzione energetica di quest'ultimo, composto da una tecnologia ancora in fase di sviluppo: Ewicon, una turbina eolica senza elementi mobili, che raccoglie l'energia generata da gocce d'acqua caricate positivamente e che il vento muove all'interno di un campo elettrico. Per non rinunciare all'aspetto "infrastrutturale" ed urbano, abbiamo infine deciso di disporre un pavimento sensibile alla pressione per fare in modo che la successione di portali si illumini attraverso un sistema di led al passaggio dei ciclisti. Anche l'aspetto morfologico della struttura vuole richiamare il mondo di vettori e forze, componendosi di singoli elementi lineari affiancati a creare una unica geometria complessa.

http://itcaadbaldissara.altervista.org/installazione.html

WaveScape

Alessandro Perosillo / Silvia Primavera / Michele Spano

Ricerca Vai

 

http://www.spamabacus.altervista.org

________________________________________________________________________________________________________________________________________________