
Antonino Saggio
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Sedicesima
          Lezione: un centro di gravità inpermanente. La santissima
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       IV Ciclo. Masse
          collisioni traiettorie |  La creazione della
          tridimensionalità.
          Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane
    
Lezione in Audio del 12 maggio 2017
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      Presente comunque in moltissime bibliotehe e credo ancora ancora
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Segui la lezione e la ricca raccolta di Immagine attraverso questi Capitoli che organizzano altrettanti "Verbi azioni"
 
    
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In Libreria
A. Saggio, Frank O. Gehry, Testo&Immagine, Torino 1997
Blog / Web
Su Bilbao
http://architettura.it/coffeebreak/20001108/Bilbao Interviste quicktime
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Filmati/bilbao/Page.htmlGehry Digitale
http://architettura.it/coffeebreak/20020225/
Approfondimenti
Approfondimenti lezione
Nella versione del 2018 è emerso con una particolare evidenza la rivlelanza del termine "scape". Da cui appunto cheapscape e soprattutto l'osservzone che visto che la mia definzione di paesaggio ha a che vedere con "rappresentazione" funziona molto bene esattamente l'eetimologia di Scape in inglese che poi risulta aggettivata... in landscape urbanscape in cheapscape in urban o rural scape . Mi sembra anche abbastanza efficace sia stata la parte finale almeno sul concetto di fondere e traiettoria.
Alberto Le 2006
 
    
Leggi tutto http://digilander.libero.it/paperino.al/Letture/lunameccanica.html
Caro Le, grazie del commento su Gehry e tutta la
      sezione di approfondimento è veramente ben fatta.
      Serra all'inagurazione, ottobre 97 disse quella fase. Era l'unico
      che notava una cosa evidentissima.
      Quattro mesi prima, giugno 1997, avevo pubblicato il mio libro su
      Gehry in cui sviluppavo tutta la questione del rapporto con
      Boccioni. Incredibilmente nelle migliaia di pagine su Gehry, a
      quella data nessuno dico nessuno li aveva mai accostati.
      Tutto qui. Ma mi fa piacere che chi mi segue da vicino sappia come
      nascono (con il lavoro e la fatica) quelle che poi diventano idee
      di tutti
      Cari saluti
      As
    
Antonino Di Raimo 2004
" i danzatori
        classici sanno bene che una 'quinta posizione croisè' è solo
        il preambolo di tutto un movimento che avverrà di lì a poco,
        .."
      
      Segui il Commento
        che approfondisce il tema del movimento e della danza in Gehry
    
 
    
http://digilander.libero.it/antoninodgl/lez12bisGeh.html
      
    
Raffaele Carlani
..a
          proposito della discussione che abbiamo fatto lunedì sulle
          NURBS e sulla 
        modellazione poligonale, le invio queste
          due righe che ho scritto per 
        puntualizzarmi alcuni concetti. 
    
http://digilander.libero.it/lux.continua/articoli.html
Effettivamente, per ora,
        non esistono renderizzatori che operano su NURBS.
      
      Tutti 
        eseguono una poligonalizzazione in fase di pre_rendering (tra
        l'altro
      
      controllabile
        attraverso alcuni parametri, che guarda caso sono gli stessi
      
      che si usano
        in fase di esportazione ad una estensione poligonale, 3ds, dwg,
      
      dxf ecc..).
    
cordialmente,
      Enrico di Balsio 2005
      
manda questo link sugli approfondimenti tra
      pratica tradizionale e pratica
      digitale a Frank Owen Gehry Ass 
      http://www.aecbytes.com/feature/Gehry_Study_pr.htm
      
    
Barbara
          Roppo 2003 
       
    
Alessandro Marinelli
http://members.xoom.it/marinelliale/
alessandro.marinelli@tin.it
Al mito secondo cui la forma segue la funzione o
      comunque è interrelata a essa ("form and function are one" diceva
      Wright), si sostituisce il presupposto che entrambe possono essere
      fra di loro indipendenti o interdipendenti secondo le modalità
      diverse da quelle tradizionali. 
      All'ideale di realizzare forme spaziali con caratteristiche di
      permanenza e immutabilità si sostituisce il principio della
      volatilità dell'immagine elettronica. E, infine, il presupposto
      apocentrico è posto in crisi da spazi dislocati fluidi e
      fortemente instabili. 
      In realtà Gehry ha operato una scelta contestuale: il
      rovesciamento di luogo. Indica una via alternativa per la ricerca
      architettonica che sia possibile utilizzare come risorsa creativa:
      il cheapscape - cioè l'universo dei segni degradati e compromessi
      del paesaggio urbano delle periferie e delle zone di margine. -
      Dietro la scelta del cheapscape di Gehry è facile intravedere la
      logica della transustanza dei ready made di Duchamp, i materiali
      di scarto dei Noveaux Réalistes francesi, ma soprattutto della Pop
      Art.
Alla domanda, se l'architettura di Gehry concepita come immagine -oggetto questa tenda a trasformarsi in scultura (problema comunque gia risolto all'origine da Boccioni) mi viene da rispondere con una battuta che scherzosamente fece Oldenburg (artista - scultore della Pop Art con il quale Gehry collabora per realizzare Venice a Los Angeles): "un edificio si distingue da una statua solo perché all'interno ci sono i gabinetti."
Qualunque progetto fatto oggi senza nozione di movimento è uno spazio antico e poco riconoscibile dalle persone: un edificio statico ha bisogno di segnaletiche, un edificio dinamico no. Se entrate in un edificio di Gehry non c'è segnaletica eppure capirete subito da che parte andare: biglietteria, scale, ascensore, scale mobili, esiste una fluidità degli spazi.
Cosa ottiene Gehry liberando la forma? Inserendosi in contesti urbani devastati capendo che deve fare un operazione che sia in grado di gestire il risanamento ecologico, deve fissare un immagine che sia il nuovo progetto, la narrativa che contraddistingue la ricerca di Gehry è nell'esposizione dell'irrisolto rapporto tra necessità (distribuzione - funzione - struttura ) e libertà (spazialità - deformazione - rivestimento) che il progetto indaga.