Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Università La Sapienza -Roma

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III Ciclo:  La stratificazione e le sovrapposizioni | Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer.
 

To DO
ENTRO LUNEDI 31 MAGGIO, 2010

REVISIONE DI TUTTI I gruppi individualmente formati

Ciascuno gruppo deve presentare al gruppo docente una proposta di Ricerca SCRITTA cercando il più possibile di seguire questo schema:
 

A. Nome del gruppo (trovatene uno) e membri

1. Titolo: Il più possibile forte evocativo e chiaro della Ricerca
 

Se si vuole articolare in Titolo (forte evocativo) e Sottitolo (esplicativo)

 


2. Breve Descrizione: cinque righe dell'idea

La chiave è scegliere un rapporto forte evocativo tra Crisi Modernità e Information Technology. La ricerca-progetto prevederà una parte di inqadramento socio-economico della situazione di crisi (fatta in maniera non pedante ma necessaria, questa parte può essere fatta attarverso film, pagine web o mescolanza). Naturalmente questa è la parte più decisiva ed importante della ricerca.


3.Attinenza con l'informatica: in quale ambito specifico tra quelli indicati e tra altri ancora di interesse lo studente intende in primissima approssimazione indirizzare la ricerca e con quali software e/o parti di software operare per rendere il proprio ricerca-progetto ricca di implicazioni anche in una visione contemporanea. A questo punto avete un'idea solo di alcune aeree. ciò non di meno attraverso la lettura del libro e dei libri potete cominicaiare a farvi un'idea

1. L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea | Il World Wide Web
2. Il mondo dei pixel materialità e immaterialità | Hardware e schermi, la digitalizzazione delle immagini. Il mondo raster.
3. La stratificazione e le sovrapposizioni | Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer.
4.Masse collisioni traiettorie |  La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane
5. Progetti strategici, data driven | L'organizzazione delle informazioni. Il data-base.
6. I progetti della modificazione  | Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti
7. Nuove frontiere di ricerca |  Morphing, modificatori, polisuperfici, attrattori


4. Attinenza con il dibattito architettonico contemporaneo: la pertinenza del nesso è fondamentale
 

Implicito nel progetto-ricerca vi è la consapevolezza della pertinenza della proposta non solo con lo strumento e con la ricerca tematica sullo stesso ma anche con qualche aspetto della ricerca architettonica contemporanea. I macro temi della contemporaneità a fronte del dibatitto architettonico contemporaneo sono stati toccati nel corso. Il ruolo della comunicazione e del simbolo, il ruolo del paesaggio e della naura, il cheapscape, i diagrammi dinanimici il ruolo delle aree dismesse e del cheapscape o dell'urban scape. In qualche modo la ricerca-progetto non li esclude ma in qualche modo se ne fa carico articolando l'idea all'interno del quadro dato.
Un utile testo Riassuntivo su questo, consigliato, è

"Nuove sostanze. Un Manifesto per un'Architettura dell'Informazione" Vai Leggi
Oppure I saggi della sezione "Le Idee" in Coffed Break Vai
Oppure i Saggi nella sezione "La rivoluzione Inormatica" Vai

e sempre in "Arch.it" in particolare le sezioni: Extended Play In A Bit Files

 

5. RELAZIONE Urban Voids e Scelta del tratto della Urban Green Line

 

Scegliere possibilmente i tratti di incroci e scavallemento, possibilmente in una parola quelli più complessi perchè sono quelli in cui il ragionamento centrato sulla Information Foam ha la più ampia possibilità di formalizzazione in particolare i tratti a5, a11, a12, a15, a16, a17, a18, a19, a20, a21. Gli altri tratti sono attualemnte sotto studio in tesi, quindi sono da scegliersi solo in rapporto ad una molto motivata ragione

Pubblicare come commento al Post della urban greeline, specifica da voi scelta, Il link che contiene la pagina del gruppo il titolo del lavoro e i componenti. Questa pagina sarà quella che vi condurrà sino all'esame finale. Vedete voi se questa pagina corrisponde ad un nuvo sito, oppure se è ospitata nel sito di uno o più componenti.

 

Per inquadrare bene questa richiesta una prima lettura integrale del Libro "Introduzione alla rivoluzione Informatica in Architettura" è indispensabile

"Nuove sostanze. Un Manifesto per un'Architettura dell'Informazione" Vai Leggi
Oppure I saggi della sezione "Le Idee" in Coffed Break Vai
Oppure i Saggi nella sezione "La rivoluzione Inormatica" Vai

e sempre in "Arch.it" in particolare le sezioni: Extended Play In A Bit Files

Bibliografia specifica:
 

- Innanzitutto almeno gli ultimi tre libri "redatti" dal corso che contengono molte decine di Ricerche tematiche alcune di grande interesse

2001 >> | 2002 >>| 2003 >>

2004 >>2005 >>2007 >> 2009 >>


 

Poi la Collana "IT Rev"

Vai
 

La storia e l'origine della collana
 

Vedi riviste On Line di Architettura e Informatica
Almeno

"Arch.it" in particolare nelle sezioni:

Extended Play
In A Bit
Files
Coffe Break /It Rev

 

Lezione 13.

 
 

Peter Terragni: saggio su Eisenman

La lezione può essere seguita da QUi
 


 

 
 

Altri materiali riloevanti

Peter Eisenman The Future of History
Introduzione alla Conferenza di Peter Eisenman il Futuro della Storia e conferenza di Eisenman "Il Futuro della Storia"
Laurea Honoris Causa Università degli studi La Sapienza Facoltà di Archittettura Ludovico Quaroni IN ENGLISH

Vai
 


To DO:
Invia un commento, lincandolo dal proprio sito, entro il 14 maggio ore 9
 

Ecco alcune letture consigliate in rete
 

 

Peter Eisenman Lotta al Cubo >>

Linee Virtuali. Da Cannaregio a Castelvecchio. >>



 

Ecco alcune letture consigliate in biblioteca

 
A. Saggio, Peter Eisenman Trivellazioni nel futuro
Testo&Immagine, Torino 1996, (pp-96).

Approfondimenti a cura degli Studenti
 

LeyTon e Eisenman la forma come memoria?

propongo una lettura di parte della produzione di Peter Eisenman, quella catalogabile sotto la voce "blurring" a partire dalla realizzazione del Centro per le arti Arnoff di Cincinnati e della Casa Guardiola a Cadice, alla luce della teoria della conservazione della memoria nelle forme geometriche , e di conseguenza anche architettoniche, elaborata da Michael Leyton.
Prendendo in considerazione proprio il Centro per le arti Arnoff, l'oscillazione ripetuta della silhouette dell'edificio preesistente operata in pianta da Eisenman dà vita ad una serie di linee forza che debitamente attivate costruiscono geometricamente il nuovo corpo di fabbrica unitamente al disegno del suolo. In qualsiasi momento è possibile ripercorrere a ritroso tanto i passaggi formativi dell'architettura dell'edificio, quanto le forze che danno luogo agli slittamenti stessi.
Nel secondo caso, invece, i meccanismi di formalizzazione si ripercuotono anche in alzato."Le onde sulla spiaggia cui guarda questa casa, non sono un oggetto nello spazio ma soltanto la registrazione di un movimento che poi sarà cancellato e riscritto. Le tracce regolatrici [...] si trasformano ora in questa impalpabile presenza, un'assenza ogni volta riproposta attraverso la fragile presenza di un movimento."( cfr. Antonino Saggio, Architettura e Modernità pag. 381).
L'unica differenza tra il procedimento generativo di Eisenman e quello di Leyton sta nel risultato ottenuto dai due. il primo stabilisce tramite il blurring principi organizzativi di carattere generale, replicabili all'infinito creando sempre forme del tutto diverse tra loro; mentre il secondo giunge ad una catalogazione di una serie di azioni che conducono a "forme" ben precise.
-Antonio De Rosa 2010 (lab) antonio de rosa <rasheed_ltAThotmail.it>

Marta Moccia, 2006 Eisenman testo e altro >>

Alessandra Cao 2006 dal manierismo alla modernità e indietro >>

Architettura Critica >>
G. Mosetti 2004

.....Eisenman ragiona sulla funzione dello spettatore, dell'osservatore. Questo nello spettacolo, "e' rimosso dal presente" entra nello spettacolo, e' un tutt'uno con questo. Inoltre esiste un osservatore virtuale: e' un dirigibile che Eisenman immagina di far librare sulla struttura e che e' un occhio onnipresente.
Lo spettatore esiste quale presenza indefinita piuttosto che come pubblico reale, lo spettacolo diventa un evento mediatico.
"Una volta che lo spettatore comincia a simulare di essere spettatore, una volta che il contenitore non sia che un palcoscenico per la rappresentazione, lo spettacolo si riduce a mera costruzione di immagini".
Un concetto fondamentale analizzato e' il tempo. In questo spazio si produce un tempo che e' staccato dalla esperienza fisica dell'osservatore, ne deriva una distinzione tra tempo reale e tempo virtuale.
Esiste un tempo cronologico dell'architettura e quello virtuale della rappresentazione nel quale e' immerso anche l'osservatore.
"Il nuovo spazio puo' creare una condizione di oscillazione, una condizione intermedia che mette in discussione la realta' nello stesso tempo in cui e' realta': lo spazio non si conforma piu' alla funzione meccanica, ma mette in discussione la funzione".
Per creare questa condizione Eisenman parte non dalla costruzione a forma di stadio ma affronta la questione dal suo aspetto: "se non dovesse apparire come stadio".
Non parte dalla forma precostituita di stadio, nega la forma gia' data. ....

Poesia Eisenman e Fontana

Lorenzo Mastroianni. 2003

Sto seguendo la sua lezione su Eisenman. Le mando un link ad un poeta mio
conterraneo che un po' mi ricorda le operazioni svolte dall'architetto americano ...

Le invio il link esatto al lavoro di Giovanni Fontana http://www.cirps.it/risorse/poesia/autori/fsfontana.htm  Interessante è lo studio che l'autore opera sul testo a livello formale e sintattico, lasciando sullo sfondo il ragionamento semantico e ponendo l'attenzione sul testo in quanto espressione fonetica di un concetto.

"L'interazione tra oralità e scrittura, quando l'una attraversa l'altra e viceversa, offre al poeta interessanti aree di intervento; purché l'oralità non sia legata alle tecniche della memoria naturale, bensì fondata sulle memorie artificiali della scrittura, da una parte, e dell'elettronica dall'altra; purché la scrittura non sia più un sistema di riduzione e cristallizzazione della vocalità, bensì il fertile terreno che accolga in sé il seme di possibili evoluzioni al di fuori della pagina scritta o stampata, anche attraverso la riadozione di antichi modelli".  


 

I vettori e Eisenman

Virgilio D'Annibale 2003 >>
 

[...] L'aspetto stimolante è che oggi, con il computer, siamo in grado di realizzare cose impossibili anche solo pochi anni fa. Da questo strumento deriva l'opportunità di utilizzare il concetto di "vettore" in maniera inusuale.

Il vettore ha un'intensità, una direzione e un verso, proprietà contenute solo in parte in un asse. In altre parole, se prendo una palla che ha un vettore e la lancio verso un blocco di argilla, questa deformerà l'argilla in un certo modo, mentre un asse semplicemente la perforerebbe. Si possono ottenere effetti molto diversi lanciando una palla di grosse dimensioni nell'argilla invece di una pallina e l'impatto cambia ancora se la si lancia più da lontano o più da vicino.

L'idea del vettore, opposto all'asse, equivale all'invenzione della prospettiva. Prima di questa esisteva una visione diversa del rapporto tra individuo e spazio, così come, adesso rispetto all'asse, abbiamo una visione differente del soggetto; oltre al puro spazio assiale, possiamo concettualizzare lo spazio vettoriale. Oggi pensiamo in termini di sequenze temporali, contrariamente all'architettura del passato, ragioniamo con modalità simili a quelle adottate nel cinema o nei computers. Siamo in grado di relazionarci ed identificarci con tipi di rapporti spaziotemporali diversi da quelli del "Io mi trovo qui e per capire mi serve un punto laggiù". In architettura, anche con Le Corbusier, questo tipo di cose non si era modificato poi tanto. Analizziamo, ad esempio, il mio progetto per la Triennale di Milano. Se ci camminate attraverso, ad una velocità normale, non....

Le invio questo mio scritto di poche righe sul rapporto tra Eisenman ed i VETTORI;

nato dalla lettura di un'intervista rilasciata dall'architetto americano ad Alessandro d'Onofrio, in un tratto della quale Eisenman parla dello straordinario apporto dato dal computer alla progettazione architettonica, soffermandosi soprattutto sull'importanza del VETTORE