Graduation Thesis/Tesi di Laurea

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Antonino Saggio I Quaderni

 

Sapienza, Università di Roma, Facoltà di Architettura

 

BIO Tect
Bio-Tect. Research Center for Ecological Transport and Innovative Fuel. Station in Rome

Michela Bruno
AA 10-11 Tesi discussa nel Marzo 2012
Relatore Antonino Saggio


Michela Bruno
Advisor A. Saggio

Il progetto Bio-Tect organizza in una architettura di nuova concezione un processo tecnologico che rappresenterà parte importante per l'alimentazione dei veicoli nei prossimi anni. E' quello basato sul biodiesel. In Bio-Tect la divisione tra tecnologia e cultura (e tra tecnologia e architettura) si dissolve in una sensibilità spaziale ibrida. Flussi fluidi, modellazioni strutturali, ornamento e illuminazione sono tutti combinati in un insieme multifunzionale coerente per generare un’atmosfera vivace e inaspettatamente intensa. Lo spazio genererà consapevolezza pubblica sull'inevitabile esaurimento del petrolio e dei combustibili fossili e attraverso un pensiero biologico integrato indicherà soluzioni realizzabili. L’obiettivo non è la creazione di una "cattedrale meccanica", ma di un centro di ricerca sulle energie rinnovabili applicate ai trasporti che mantenga al tempo stesso la funzione originaria della struttura precedente nell'area: una stazione di servizio. Naturalmente accanto a questa funzione saranno presenti area commerciali, zone di esposizione veicoli, zona di ricerca e una foresteria.

Nella stazione di servizio di biodisel sono stati installati dei fotobioreattori che fungono da contenitori per le alghe, gli agenti che producono i biodiesel, che risultano conenuti all'interno di elementi portanti che formano la struttura della stazione di servizio. Attraverso un impianto di illuminazione, i fotobioreattori emanano lungo i tubolari diversi colori in base alle fasi di depurazione che vengono attuate nell’arco della giornata. Questo elemento attrarrà i cittadini verso Bio-Tect che sarà anche all'esterno una sorta di “edificio pulsante” e contribuirà a pubblicizzare i combustibili alternativi. Oltre ai fotobioreattori, nella stazione è presente una rampa carrabile, caratterizzata da minerali piezoelettrici, tecnologia utilizzata anche dal tram dell'UGL e aree verdi di alberi artificiali, responsabili della raccolta di energia solare.

Dal punto di vista architettonico e urbano tre sono le caratteristiche principali del progetto. La prima è quello di organizzarsi attraverso i percorsi carrabili. Una rampa porta l'automobilista nel sotterraneo e gli consente da una parte di vedere il mondo dei laboratori e la zona commerciale con i nuovi veicoli e dall'altra di accedere al parcheggio. Attraverso la medesima rampa l'automobilista può proseguire accedendo alla stazione di servizio che è posta all'esterno, in una sorta di collinetta che rende visibili alla città i tubolari colorati che contengono le alghe produttrici del nuovo combustile. Simbolo e funzione si combinano efficacemente in un vero "segnale" alternativo. La seconda caratteristica spaziale è l'andamento della pianta a livello zero. Lo spazio interno infatti si svolge lungo un asse zigzagante che organizza gli ambienti per la ricerca e l'incontro ai due lati e che termina con una grande vetrata. Si tratta di una sorta di grande bocca a sbalzo che inquadra l'accesso ai tram della Urban green line dentro l'edificio. Infatti Bio-tect fornisce alla UGL anche una zona di manutenzione e deposito. La terza caratteristica architettonica saliente è verso la creazione di un oggetto "tirato" tra il movimento meccanico della via Appia e quello rallentato del parco archeologico. L'architettura è risolta con un linguaggio secco che ben interpreta sia il programma sia la situazione del luogo, accendendosi nella saliente eccezione della stazione di servizio.

 

This thesis is part of the general approach and research philosophy illustrated in these works (click on the images for pdf downLoad or book world wide delivery )

also in Pdf 1, 2,

UrbanVoids is the book that explains the urban infill strategy to which this project belongs to.
Roma a_venire is the book that collects twenty and more design projects and explains the overall urban, social and design strategy to which this project belongs to.
L'Arca # 278 , International Architectural magazine published the strategy of the Urban Green Line and this this project-

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