Graduation Thesis/Tesi di Laurea

 

a

Antonino Saggio I Quaderni

Sapienza, Università di Roma, Facoltà di Architettura

 

Questo progetto fa parte della ricerca della Cattedra di Antonino Saggio
Tevere Cavo una infrastruttura di nuova generazione per Roma tra passato e futuro
pubblicata nel 2016 in questo volume:


EPUB | STAMPA | PREVIEW

***

 

 

Share IT
Banca del Tempo e Co-Working


Caterina Marconi
AA 13-14 Tesi discussa nell'ottobre 2014
Relatore Antonino Saggio

a

a

Questo lavoro di Caterina Marconi si sviluppa come ricerca programma per lo sviluppo di una serie di innovative tipologie di edifici. Obiettivo del lavoro è strutturare, organizzare e comunicare una idea che potrebbe avere ricadute importanti nella città. Si tratta di dare un luogo fisico alle Banche del tempo - strutture che oggi sono ospitate in piccoli uffici municipali, ma che - basandosi su uno scambio paritario di prestazioni di lavoro tra i cittadini - potrebbero avere un impatto molto più grande nella vita di milioni di cittadini. In questo caso si è individuata nell'ambito del progetto di cattedra Tevere cavo, un'area sotto utilizzata accannto ad un centro dell'Ama. L'areà riveste un ruolo assolutamente strategico sia dal punto di vista "verticale" nord-sud e delle percorrrenze carrabili (è posta lungo l'asse Corso francia - Via Flaminia) sia da quello "orizzontale" e più naturalistico est- ovest. Infatti l'area è posta in prossimità del lungo Tevere Tor di Quinto che ha dall'altra parte del Viale una ampia zona sportiva anch'essa oggi abbandonata.

La posizione, l'accessibilità urbana i collegamenti hanno fatto nascere il progetto.Dal punto di vista del programma l'idea è di collegare la Banca del tempo con un Ostello di nuova generazione. Un ostello in cui gli utenti possono accumulare punti lavoro da sfruttare nella rete degli ostelli fornendo prestazioni in cambio di tempo lavoro. Dal punto di vista morfologico il progetto crea una serie di ambiti interconnessi che sfociano in una gradinata che dalla quota più alta verso la collina Fleming conduce ad una piazza pubblica. La piazza è un centro non solo di incontro dei fruitori principa delle due li funzioni (ostello e banca del trmpo) ma anche attrae con altri piccoli servizi pubblici. Dal punto di vista espressivo i volumi accompagnano la diseesa frastagliandosi non solo per organizzare al meglio le funzioni (in particolare quelle dell'ostello che cerca di adeguarsi agli standard e alle idee più aggiornate oggi) ma anche di protendersi, slanciarsi verso il fiume. Si prevede un altro progetto collegato a questo che tipensi il centro sportivio sulle sponde oggi in rovina. Per vedere uno sviluppo di un'altra idea sulla banca del tempo vedi

 

relazione

Una della caratteristiche più originali che si stanno imponendo nell'economia della nostra società è rappresentata dal ritorno del libero scambio, del baratto e della condivisione.
Il progetto ShareIT pertanto si pone l'obiettivo di utilizzare la cultura della condivisione come trait d'union fra il turismo giovanile e la Banca del tempo.
L'idea è quella di creare un “ostello della nuova generazione”; una sede Banca del Tempo che oltre ad offrire vari spazi da adibire alle molteplici attività offerte, possa contemplare anche la possibilità del pernottamento.
Il turista che accede a questo centro, può utilizzare il suo tempo, le sue capacità e i suoi saperi come moneta complementare; la condivisione (di alloggi, di spazi lavorativi, di beni) è la maglia base dalla quale scaturiscono poi una serie di connessioni sociali, culturali, umanitarie che rendono questa struttura il luogo fisico di un'economia sociale.
Al suo interno, oltre all'ostello con i suoi spazi e le sue funzioni, saranno presenti laboratori e spazi espositivi, aree coworking, un mercato del baratto e un bistrot attrezzato per il food sharing; questo per non limitare l'utilizzo della struttura ai soli viaggiatori o correntisti della banca del tempo, ma l'idea è quella di mettere a disposizione gli spazi e la nuova cultura sociale anche al quartiere e alla città.

L'assenza di un'ostello per la gioventù nella parte nord di Roma e soprattutto le molteplici attrazioni culturali e sportive presenti, hanno portato a selezionare uno tra i vari vuoti urbani presenti e pronti ad essere riqualificati con questo progetto.
L'area scelta è situata sotto Ponte Flaminio, è un terreno scosceso circondato su tre lati dalle strade viale Tor di Quinto, via Fleming e via Lupi e sul restante lato da un deposito Ama che ne utilizza una parte come parcheggio. Proprio l'andamento del terreno che scende da via Fleming in direzione del fiume Tevere ha stimolato lo sviluppo del progetto architettonico; l'edificio semi ipogeo segue le linee principali dell'area ma viene spaccato da una scalinata che percorre tutta l'area e che indirizza la visuale verso il Tevere.

Esplora questo progetto iinsieme a tutti gli altridi tevere Cavo scaricando la Mappa di Google earth

also in Pdf 1 2, 3, 4

http://www.lulu.com/shop/rosetta-angelini-con-gaetano-de-francescodonatella-finelli-cristina-interdonato/bn-urban-green-line-progetti-sistemici-per-una-infrastruttura-ecologica-a-roma/paperback/product-20420150.html

UrbanVoids is the book that explains the urban infill strategy to which this project belongs to.
Roma a_venire is the book that collects twenty and more design projects and explains the overall urban, social and design strategy to which this project belongs to.
L'Arca # 278 , International Architectural magazine published the strategy of the Urban Green Line and this this project-

Antonino Saggio Home| Teaching activity a "La Sapienza" Rome