Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" - Università "La Sapienza" Roma.

 

Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Prof. Antonino Saggio Home Corso 2009

 

Modernità Crisi e Information Technology III

Indice delle ricerche 2009
accessibili integralmente in rete

Il corso 2009 ha lasciato gli studenti liberi di individuare nel campo dell'architettura, del design e della progettazione urbana quei campi in cui l'Information Technology non è un orpello accessorio per le case dei ricchissimi, ma un campo di azioni e di tecnologie capaci di affrontare, da una parte, una oggettiva situazione di difficolta' e, dall'altra, una ricerca che promuova la necessità di una estetica nuova. Il titolo del corso "Modernita' Crisi Information Technology" echeggia infatti l'idea per cui la modernita' fa della crisi un valore, una morale contraddittoria, e suscita un'estetica di rottura (Zevi, Baudrillard ). Nella presentazione finale si presentano tra l'altro progetti che riguardano la grande crisi dello scavo della metropolitana a San Giovanni in area archeologica con un nuovo teatro interattivo, il tema dell'apprendimento dell'informatica da parte della popolazione anziana attraverso nuovi luoghi attrezzati di scambio generazionale, che affronta la grave crisi di molti anziani che vivono l'informatica come straniamento ed isolamento........ La nuova estetica può ridare vita a questi luoghi, riempiendo come un fluido gli spazi residuali con nuovi spazi da vivere non classificabili, mutevoli.

Lo sforzo di ciascun lavoro è stato quello di individuare una situazione di crisi oggettiva ed evidente e di affrontare la situazione accoppiando la pertinenza dell'azione progettuale con un uso innovativo e creativo della Information Technolgy. Una ricerca delle tecnologie effettivamente utilizzabili per ciascuna proposta supporta l'idea-progetto. Le ricerche rappresentano un capitolo del libro in continua crescita iniziato nel 1999 > e sono anche quest'anno completamente accessibili in rete. Attraverso il blog si può se si ritiene lasciare un commento. >

Hanno commentato i lavori e partecipato alla conferenza finale in qualità di esperti:

 

 


 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 


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TWO BYTE

Impact CUBE
Educazione, brand e computer nella società

a

Jessica Priore
Mariangela Venettoni

L Impact Cube è una “piattaforma” che affronta la grave crisi di molti anziani che vivono l'informatica come straniamento ed isolamento. Imapact cube propone tecniche di apprendimento e di insegnamento che coinvolgano più generazioni e vuole inserirsi nel grande tema del il superamento del conflitto intergenerazionale consentendo ad anziani e giovani di interagire umanamente e culturalmente attraverso l’apprendimento e il gioco. Si tratta di conseguenza di un nuovo luogo urbano a forte potenziale di attrazione dei flussi di mobilità quotidiana. Nell'Iimpact Cube inolktre è possibile recuperare il valore semantico della
piazza perché vi si uniscono le funzioni di socializzazione e di scambio di informazioni della piazzetta del “Villaggio Locale” ma anche lenuove funzioni e le forme di interattività del “Villaggio Globale”.

vai alla ricerca http://twobyte.altervista.org/

 

Andrea Albanese

NEW HABITAT
il risarcimento della città e l'aggiornamento della civitas

a

Andrea Albanese

Se l'eccesso è la cifra della contemporaneità, la forma, o meglio lo sviluppo della forma, è ciò che conferisce ordine al caos. Ma la forma non è qualcosa di giustapposto: nel suo significato più vero la forma è vita, contesto e luogo entro cui questo sviluppo continuo, incessante, che chiamiamo vita si articola. L'albero, da millenni usato come metafora per le scienze e le religioni, è la cifra stessa del progresso, della modernità e della crisi: come una metropoli, si sviluppa, cresce su se stesso, ed il suo sviluppo, sebbene imprevedibile nei suoi risultati finali, è razionale e coordinato, tanto che è possibile esprimere quest'ordine generativo in forma matematica, grazie agli algoritmi. L'albero, inoltre, rappresenta la naturalità, ovvero un elemento che spesso è stato ritenuto residuale nel grande sviluppo delle nostre città nel secolo scorso, segnando l'abbattimento della qualità della vita urbana.

vai alla ricerca: http://www.andreaalbanese.altervista.org/

TOWANDA
Rebuilding nature
Opportunità per ricominciare


Tiziana Concoletti Cristina Morale Antonella Serone

La nostra ricerca parte dalla possibilità che ci da oggi l’information technology di simulare qualsiasi calamità.
La nostra sperimentazione si basa su un centro di studio della geomorfologia, idrogeologia, geotecnica e dei movimenti della crosta terrestre ma soprattutto dei terremoti, e sulla ricerca di nuove unità abitative che non siano solamente sistemazioni temporanee per persone che hanno vissuto un grande disagio ma che siano nuovi modelli abitativi che rispecchino la vera “idea di casa” e l’architettura della rivoluzione informatica.
Ricominciare, Ricostruire, Sperimentare e Simulare sono le parole chiave del progetto che avvicinano l’Aquila a Roma.

http://digilander.libero.it/Towanda09

Crilo
LABES
il teatro nella stratificazione archeologica

a

cristian farinella - lorena greco

L'interattività nel teatro viene vissuta come momento di supporto all'interno della rappresentazione scenica,in chiave semantica e non puramente "tecnologica".La ricerca condotta,sviluppa tematiche legate all'uso della tecnologia per rendere possibili spettacoli all'interno di un contesto morfologico fortemente stratificato e attraverso di esso trovare un motore economico per lo sviluppo di un progetto di scavo e di riuso di un mondo sommerso e altrimenti inaccessibile che è quello dell'archeologia a Roma.

http://crilo.altervista.org/corso%20caad/labes.htm

 

Scaricatori d'i.porto
T.o.Te.M

Tree of Technology Movement

a

Michela Damiani, Luca Di Carlo, Francesco Faccini

Le modalità di trasmissione delle informazioni si sono smaterializzate, non si tenta dunque di definire uno spazio fisico, quanto un processo in grado di permettere l'instaurarsi di relazioni complesse tra tipologia fisica ed informatica. T.o.Te.M. è l'elemento base per un finto bosco interattivo. E' un ipercorpo basato su G.I.N.A. ovvero Geometria e Funzioni in un numero N di interpretazioni.

 

vai alla ricerca http://lucadc.altervista.org/CAAD09/Totem.html

 

MARK IT
Le reti di riciclo e la Futura Agorà
Interattività e gabbie funzionali. Interconnessioni tra realtà locali della preiferia romana per la sensibilizzazione alla cultura del ricilicabggio





Paola Fratalocchi Marianna Guarino

Il nuovo catalizzatore della nostra epoca è l’interattività e la nuova sostanza della rivoluzione informatica è l’interconnessione dinamica dei dati. Partendo dalle realtà locali delle aree periferiche romane, dove troviamo le grandi crisi dei “vuoti urbani”, delle “gabbie funzionali” e della mancanza di identità, l’attenzione si è estesa anche al problema ambientale del riciclaggio che è diventato il filo conduttore della ricerca e lo spunto per introdurre il Social Game ambientale. L’uso di software e hardware, rende possibile l’interconnessione fisica e mentale tra tutti i giocatori che diventano liberi di comunicare e collaborare per un fine comune: la diffusione della cultura del riciclo e del riuso, fondamentale per la qualità della vita. L’obiettivo della nostra proposta progettuale, è una nuova idea di spazio pubblico, mutevole e adattabile, modello base per la creazione delle “Futuragorà”, cioè Piazze in cui si possa ricevere uno stimolo, ma anche lasciare un segno.

vai alla ricerca: http://markit.altervista.org/

 

PVC_
STREAMING_ON:
Risorse come fluidifica tori di connessioni.

a

Lorenza Ciprari Simone Pasquali Chiara Vaccaro

L’attraversamento del settore di città caratterizzata dalla presenza dell’acquedotto Alesandrino all’altezza della zona del Mandrione rappresenta un’esperienza conoscitiva e creativa allo stesso tempo. Il nostro intento è quello di riprodurre un camminamento nella storia, grazie ad immagini e suoni lontani nel tempo attraverso una nuova serie di tracciati che attraversano e annodano l’acquedotto con una serie di tubi che di volta in volta iniettano nell’acquedotto nuova vita, nuovi livelli di sostenibilità sia per la città che per i suoi abitanti sia per la stessa infrastruttura storica che viene monitorata e controllata. All’idea del rudere si sostituisce quella di una vita attiva e partecipe della infrastruttura storica nella città di oggi. Abbiamo voluto interpretare questa porzione di città come uno spazio migratorio, basato sulla legge dello scambio. Perché il Mandrione è storicamente un luogo di scambio, di passaggio e vogliamo che tale rimanga, facendolo però rivivere attraverso nuovi flussi.

vai alla ricerca http://caad2009pvc.altervista.org/

 

MDVOD studio ( nel senso che ancora studiamo )

PLACEWORK

Spazializzazione urbana dei social Network

a

MARIA SCHIAVO, DAVIDE VENTURA, VALERIO STOPPONI, OSCAR GUTIERREZ GARCIA, DIMITRIOS LIAKATAS

La società di oggi, la società della terza ondata, corre il rischio di di recidere i legami tra i soggetti che la compongono: le nuove tecnologie e i nuovi strumenti comunicativi offrono la tentazione di virtualizzare la realtà creando illusioni al posto di esperienze. La persona fisica si informatizza e diviene una sommatoria di informazioni raccolte in un modello in continuo refresh: un database in cui le caratteristiche del singolo vengono interconnesse con quelle della collettività, generando così in maniera indiretta delle reti sociali virtuali, i social network.

In questo progetto gli spazi in-between, gli spazi residuali che la città industriale ci ha lasciato in eredità, non devono alimentare soltanto la ricerca spaziale contemporanea, ma sono l’occasione per la riconfigurazione dei rapporti sociali, frammentati a loro volta dall’uso improprio delle nuove tecnologie: sono il luogo privilegiato in cui la comunicazione tecnologica può assumere un volto e ritrovare la sua fisicità. Con PLACEWORK, ci poniamo l’obiettivo di creare spazi in cui le relazioni tra gli utenti nate sul web possano concretizzarsi e ritrovare una dimensione reale anche a beneficio della popolazione locale.

Indirizzo web della ricerca : www.mdvod.altervista.org

 

Faces To Places

Urban. Re. Pack
Urbanscape + Recycle + Packaging Network culturali nel cuore di Roma


soniabove marta bracci caparelli francesca

Due tre paragrafi massimo di un “chiaro” e “denso” testo esplica=tivo della ricerca e del progetto
La citta come corpo auto-organizzato. Il quartiere come organo sensibile alle necessita e ai mutamenti. Architetture come cellule reagenti agli stimoli. Un sistema di interconnessioni tra fenomeni urbani, metodi di riciclo e nuovi contenitori. L' Information Technology come catalizzatore di una nuova arte urbana e linfa che alimenta il processo di metabolizzazione dei nuovi apparati.

vai alla ricerca http://www.facestoplaces.altervista.org/

 

TR5

Distributed.Information.Planting

Redefining Territories; Informatizzare l'habitat umano.

Mehmet Sinan Bermek, Ledian Bregasi, Andi Bufi, Leonard Butea, Gaia Olivieri

Oggi giorno la nostra concezione della realtà oltre a tramutarsi drasticamente rispetto i decenni passati, si è allo stesso momento adeguare all'esistenza dei paesaggi informatici. L'acquisizione delle dette abilità ed abitudini però di conseguenza spinge l'eperienza della percezione del mondo fisico piatto e poco stimolante in quanto è meno flessibile e più prevedibile rispetto ad alcuni ambienti nei quali la vita di oggi viene trascorso.

Con la D.I.P. si intende realizzare una serie di totem, arredi urbani, minuscoli etichette anche con ipotetiche applicazioni su aree specifiche che in primis potranno mediare un incontro fra questi due modi di ESISTERE al momento non tangenti, ed ultimamente serviranno per intrecciarli creando un territorio ibrido, tangibile ma munito allo stesso momento dei vantaggi del mondo delle Information Technology.

Vai all ricerca: http://tr5.altervista.org


Modulo RN

_ jumping on _

Nuove vibrazioni dello skyline

Elvis Nasto Elisabetta Ramani

a

Un salto sul tetto per vivere la città durante la notte è possibile grazie allo sviluppo di un nuovo punto di vista per vedere il cielo sopra Roma da spazi ricavati sulle coperture delle residenze del quartiere San Lorenzo. La creazione di nuovi nuclei adibiti alla ricreazione giovanile notturna sarà utile per ridurre il sovraffollamento del quartiere universitario troppo ricco di locali che, con i loro accessi sulla strada, disturbano gli abitanti. Un organismo che si mimetizza oltre i cornicioni dei palazzi e si anima di notte con luci e musica, limitando notevolmente il problema del rumore eccessivo grazie alla posizione sopraelevata rispetto alle abitazioni, riposa di giorno scomparendo completamente dalla vista dei cittadini. Il bisogno di ridurre l’impatto ambientale dell’intervento è facilmente ottenibile grazie all’uso di fonti rinnovabili per gli impianti elettrici e di illuminazione o a biocombustibili per i generatori.
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http://www.modulorn.altervista.org/

 

Mariano Fatica


In between tra i sogni e la vita reale
Trascendere la realtà e proiettarsi nel sogno.

 

a


“Il dispositivo elettronico dalla sua nascita, si è rivelato uno spazio mentale capace di rendere il privato pubblico”. (Elastic Group) L’emersione del contenuto emozionale è il tema dominante di questa ricerca. La volontà è quella di creare una dinamica di scambio emozionale/informativo tra un centro di produzione televisivo/cinematografico ed il quartiere che lo circonda.

http://www.marianofatica.altervista.org/

 

 

Ivo Ambrosi

STREAMING GALLERY
interferenza nella città - quando la cultura e i suoi canali creano comunità virtuali -




Ivo Ambrosi


lo streaming è entrato nella cultura sia nei momenti più intimi, sia nei momenti di incontro tra limitati gruppi di amici ... e se lo stesso "gesto" fosse allargato anche ad una sfera sociale più ampia?
Con la "streaming gallery" immagino uno spazio in cui, secondo diverse modalità, lo streaming diventa l'elemento costitutivo dello spazio e del suo carattere (della sua atmosfera).
www.ivoambrosi.altervista.org/progetto.html

http://ivoambrosi.altervista.org/project/project.html