Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Facoltà di Architettura Sapienza - Università di Roma

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Sedicesima Lezione: un centro di gravità inpermanente. La santissima Trinità.
 IV Ciclo. Masse collisioni traiettorie |  La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane

Lezione in VIDEO 2015

Lezione in Audio del 12 maggio 2017

Free DownLoad Integrale del Libro
Presente comunque in moltissime bibliotehe e credo ancora ancora per l'acquisto on line

Segui la lezione e la ricca raccolta di Immagine attraverso questi Capitoli che organizzano altrettanti "Verbi azioni"

 
1. Assemblare


2. Spaziare


3. Separare


4. Fondere


5. Slanciare


6. Liquefare

 

Rivedi Lo Sguardo Critico


To DO:

 Leggi o guarda un film e invia un commento in forma di link riferito specificatamente a uno dei Cinque capitoli / Parole chiave

In Libreria

A. Saggio, Frank O. Gehry, Testo&Immagine, Torino 1997

Blog / Web

Tre parole su Bilbao

Su Bilbao
http://architettura.it/coffeebreak/20001108/

Bilbao Interviste quicktime
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Filmati/bilbao/Page.html

Gehry Digitale
http://architettura.it/coffeebreak/20020225/

 

 

Approfondimenti a cura degli Studenti

Alberto Le 2006

Leggi tutto http://digilander.libero.it/paperino.al/Letture/lunameccanica.html

Caro Le, grazie del commento su Gehry e tutta la sezione di approfondimento è veramente ben fatta.
Serra all'inagurazione, ottobre 97 disse quella fase. Era l'unico che notava una cosa evidentissima.
Quattro mesi prima, giugno 1997, avevo pubblicato il mio libro su Gehry in cui sviluppavo tutta la questione del rapporto con Boccioni. Incredibilmente nelle migliaia di pagine su Gehry, a quella data nessuno dico nessuno li aveva mai accostati.
Tutto qui. Ma mi fa piacere che chi mi segue da vicino sappia come nascono (con il lavoro e la fatica) quelle che poi diventano idee di tutti
Cari saluti
As

Antonino Di Raimo 2004

" i danzatori classici sanno bene che una 'quinta posizione croisè' è solo il preambolo di tutto un movimento che avverrà di lì a poco, .."
Segui il Commento che approfondisce il tema del movimento e della danza in Gehry

http://digilander.libero.it/antoninodgl/lez12bisGeh.html


Raffaele Carlani

..a proposito della discussione che abbiamo fatto lunedì sulle NURBS e sulla
modellazione poligonale, le invio queste due righe che ho scritto per
puntualizzarmi alcuni concetti.

http://digilander.libero.it/lux.continua/articoli.html

Effettivamente, per ora, non esistono renderizzatori che operano su NURBS.
Tutti  eseguono una poligonalizzazione in fase di pre_rendering (tra l'altro
controllabile attraverso alcuni parametri, che guarda caso sono gli stessi
che si usano in fase di esportazione ad una estensione poligonale, 3ds, dwg,
dxf ecc..).

cordialmente,



Enrico di Balsio 2005

manda questo link sugli approfondimenti tra pratica tradizionale e pratica digitale a Frank Owen Gehry Ass
http://www.aecbytes.com/feature/Gehry_Study_pr.htm

Barbara Roppo 2003

Alessandro Marinelli

http://members.xoom.it/marinelliale/

alessandro.marinelli@tin.it

Al mito secondo cui la forma segue la funzione o comunque è interrelata a essa ("form and function are one" diceva Wright), si sostituisce il presupposto che entrambe possono essere fra di loro indipendenti o interdipendenti secondo le modalità diverse da quelle tradizionali.
All'ideale di realizzare forme spaziali con caratteristiche di permanenza e immutabilità si sostituisce il principio della volatilità dell'immagine elettronica. E, infine, il presupposto apocentrico è posto in crisi da spazi dislocati fluidi e fortemente instabili.
In realtà Gehry ha operato una scelta contestuale: il rovesciamento di luogo. Indica una via alternativa per la ricerca architettonica che sia possibile utilizzare come risorsa creativa: il cheapscape - cioè l'universo dei segni degradati e compromessi del paesaggio urbano delle periferie e delle zone di margine. - Dietro la scelta del cheapscape di Gehry è facile intravedere la logica della transustanza dei ready made di Duchamp, i materiali di scarto dei Noveaux Réalistes francesi, ma soprattutto della Pop Art.

Alla domanda, se l'architettura di Gehry concepita come immagine -oggetto questa tenda a trasformarsi in scultura (problema comunque gia risolto all'origine da Boccioni) mi viene da rispondere con una battuta che scherzosamente fece Oldenburg (artista - scultore della Pop Art con il quale Gehry collabora per realizzare Venice a Los Angeles): "un edificio si distingue da una statua solo perché all'interno ci sono i gabinetti."

Qualunque progetto fatto oggi senza nozione di movimento è uno spazio antico e poco riconoscibile dalle persone: un edificio statico ha bisogno di segnaletiche, un edificio dinamico no. Se entrate in un edificio di Gehry non c'è segnaletica eppure capirete subito da che parte andare: biglietteria, scale, ascensore, scale mobili, esiste una fluidità degli spazi.

Cosa ottiene Gehry liberando la forma? Inserendosi in contesti urbani devastati capendo che deve fare un operazione che sia in grado di gestire il risanamento ecologico, deve fissare un immagine che sia il nuovo progetto, la narrativa che contraddistingue la ricerca di Gehry è nell'esposizione dell'irrisolto rapporto tra necessità (distribuzione - funzione - struttura ) e libertà (spazialità - deformazione - rivestimento) che il progetto indaga.