sistemi
il gasometro di roma
 
 

2) SISTEMA DELLE LUCI


1) LUCI INTERNE


Come nella Wind Tower di Toio Ito, il gasometro viene dotato di un insieme di “piccole luci”, che possono giocare in modi diversi, sia legati ad un sistema di sensori che captano le mutevoli condizioni dell’ambiente (vento, rumori, ecc.) sia direttamente gestiti da computer che stabiliscono sequenze e movimenti calibrati e sincronizzati, eventualmente anche a suoni o brani musicali.
Il sistema è costituito da cavi portanti in acciaio, da cavi elettrici inguainati e ancorati ai cavi portanti, e dalle luci, ancorate ai cavi di acciaio.
Le luci, nella enorme cavità del gasometro, possono lavorare con effetti ON/OFF dal basso verso l’alto, o dall’interno verso l’esterno, enfatizzando, come metafora, la potenza di energia accumulata.
Si tratta di creare degli effetti in profondità della luce, come se l'etereo contenuto del gasometro fosse "vivo".
E' una enorme ragnatela luminosa


 

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2) LUCI SUL TRALICCIO DEL GASOMETRO


Hanno la funzione, essenzialmente notturna, di far “apparire” o “scomparire” la struttura stessa del gasometro, fino a spegnerla totalmente o, al contrario renderla quasi “incandescente” (una metafora della smaterializzazione estrema nell’architettura).


3)  I RIFLETTORI


 Posti alla base del gasometro, con la loro enorme potenza modificano con colori, intermittenze, ecc. l’effetto visivo complessivo del gasometro.


4)  FASCI DI LUCE E LASER

 


 Posizionati sulla sommità del traliccio, ne proseguono virtualmente l’altezza, o direzionano fasci intorno alla zona del porto fluviale. Diventa così un “faro”, un elemento luminoso a scala urbana, richiamo da ogni parte della città.

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