| 
      
        Graduation Thesis/Tesi di Laurea  
 
       Antonino Saggio  I Quaderni
         Sapienza, Università di Roma, Facoltà
        di Architettura
 
   GiROPASTA. Educazione energetica e aggregazione sociale
 
 
 Tiziano Derme, Umberto Di TannaAA 12-13 Tesi discussa nel giugno 2012
 Relatore Antonino Saggio
   
 
  
    
      
        
          
            
              
                
                  
                    
                      
                        
                          
                            
                              
                                  
                  
 
  
 La diffusione delle reti d’informazione ha portato all’affermazione sempre più capillare di una varietà di attori, soprattutto giovani, che si confrontano con la tecnologia creando sia dei “luoghi” virtuali che fisici, luoghi che entrano in un circuito di reti globali. Giropasta è un’infrastruttura sociale che si affianca all’Ugl e che si costruisce secondo una logica bottom up. Scopo della struttura è attivare una serie di spazi disponibili nei pressi delle fermate della Ugl. Giropasta si compone sia di uno spazio virtuale, il portale, da cui gli utenti possono organizzare e promuovere eventi di vario tipo (sociali, musicali, politici, tempo libero, cultura...) sia di spazi fisici reali nelle aree più vicine alle fermate del tram in cui questi eventi si realizzano, spesso legati ad attività ludiche che, attraverso il sistema della rete e della riconoscibilità, tramite card elettroniche, consentono di creare energia e di risparmiare sul proprio conto energetico domestico.Il portale giropasta si affianca alla Ugl innescando processi economici e sociali che hanno dei punti di contatto con altri tre progetti analoghi, “urbanvoids.blogspot.com” in Italia, “www.casastristes.org” in Spagna e “www.spa-replace.com” in Olanda, dai quali emerge con chiarezza quella che è la vera “crisi” delle nostre città, i consumi incontrollati e spregiudicati di ogni forma di energia e di risorsa. La struttura di Giropasta si articola concretamente secondo un processo di discussing, conversing, voting, ed infine di design tool, dove l’interazione sociale e l’esperienza del tram accompagnano i protagonisti e ogni user può proporre eventi ed aree fino al “consumo” dell’evento stesso. Le strutture-design tool, costituite da elementi gonfiabili che spesso si associano agli eventi, rappresentano dei contenitori perfetti per queste interazioni temporanee, perché adattabili al numero di utenti, alla durata dell’evento ed al target di persone a cui sono destinate. L’attività dell’utente, solitamente ludica, rappresenta la forza che permette al sistema di funzionare.Il “Parlamento Gonfiabile”, che è una delle configurazioni possibili che vengono materializzate lungo il corso dell’Ugl, è la reificazione di un processo collettivo che è nato all’interno del social network di Giropasta, (www.giropasta.com), nel quale i cittadini stessi hanno segnalato un luogo, creato un gruppo di discussione sul progetto, organizzato eventi di progettazione partecipata ed interrogato esperti. Il processo on line è finalizzato dunque alla redazione di un documento di progetto che, definito in tutti i suoi dettagli e nelle sue potenzialità energetiche, verrà consegnato all’amministrazione competente.La logica “dal basso” interpreta la diffusione delle reti sociali contribuendo alla definizione di nuovi attori che svolgono un’attività sempre più diffusa che con Giropasta potrà essere sempre visibile e trasparente. Le caratteristiche della rete sociale consentono un grado di coinvolgimento molto più vasto che è necessario in un contesto dove è sempre più evidente:
 - La complessità dei problemi socio-economici e ambientali richiede risposte diversificate (tecniche, normative, economiche, sociali, culturali, gestionali);
 - La crisi della rappresentanza politica e delegata (democrazia rappresentativa)
 Sfiducia nelle istituzioni rispetto ai processi decisionali;
 - La Domanda di un maggiore protagonismo e impegno individuale e di un desiderio di intervenire in prima persona per rispondere a vecchi e nuovi bisogni personali e sociali;
 - L’Evidenza di limiti intrinseci dei processi decisionali tradizionali, che creano sempre maggiori conflitti sul territorio, spesso dovuti al non coinvolgimento dei diversi attori e delle comunità locali nelle fasi preparatory (sindrome DAD);
 - I numerosi casi di conflitti scatenati da cittadini organizzati in comitati, in opposizione a scelte considerate una minaccia alla sicurezza e alla qualità della vita (sindrome NIMBY);
 - La scarsa collaborazione e coordinamento tra istituzioni e settori diversi e rinvio delle responsabilità.
   Vedi il filmato di Presentazione     anche su YouTube    
 |