Graduation Thesis/Tesi di Laurea

 

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Antonino Saggio I Quaderni

Sapienza, Università di Roma, Facoltà di Architettura

 
 

Questo progetto fa parte della ricerca della Cattedra di Antonino Saggio
iniziata nel febbraio del 2016

UnLost Territories


il progetto è pubblicato nel libro

UnLost Territories
Ricostruire la periferia a Roma Architettura e società nei territori abbandonati
a cura di Antonino Saggio Gaetano De Francesco

Epub Black&White Color

 

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Hostel COM
Residenze temporanee e permanenti, Banca del tempo,
Centro culturale e Co-Working, Accesso al arco della Mistica

Tiziano Tamburri

AA 16-17 Tesi Discussa il 25 gennaio 2018
Relatore Antonino Saggio

 

 

 

In un territorio complesso come quello della periferia romana in particolare nella zona lungo la via Prenestina Bis all’altezza del parco della Mistica nasce il progetto Hostel COM, Residenze temporanee e permanenti, Banca del tempo, Centro culturale e Co-Working, Accesso al Parco. Si tratta di una realtà innovativa che si pone l’obiettivo di creare valori di socialità troppo spesso perduti nelle nostre città e allo stesso tempo fornire una significativa attrezzatura nella città di Roma. Se analizzino il contesto urbano del Municipio V di Roma emerge la presenza di grandi arterie viarie come la Prenestina, la Tiburtina, via Palmiro Togliatti che si estendono sino al GRA che determinano un tessuto fortemente disconnesso morfologicamente. In particolare il quartiere di Tor Sapienza è legato a eventi socialmente molto gravi. Tra le criticità ben note vi è l’inefficienza dei collegamenti con i mezzi pubblici, la forte presenza di campi abusivi, la diffusa esistenza di edifici abbandonati e pericolanti, l’elevato tasso di criminalità. Tra questi assume primaria rilevanza quella che spesso viene ignorata: una crisi che nasce a partire dalla mancanza di luoghi aggregativi, di aree urbane ad uso collettive e di strutture a servizio dei giovani. A seguito di crisi così evidenti, intensificate dal continuo conflitto tra popolazione locale e comunità immigrate, si afferma uno stato di malessere sociale diffuso che privilegia un agire individualistico, che dimentica il grande valore che hanno invece la collettività e la cooperazione all’interno della città. E’ proprio a partire da tale considerazione che nasce la proposta del progetto Hostel COM che innanzitutto intende innescare enzimi in controtendenza per iniziare a far rinascere meccanismi di condivisione.


Hostel COM affronta l’assenza di luoghi aggregativi attraverso la sua funzione principale che è quella di realizzare un ostello comunitario che risponda alla domanda dei molti visitatori giovani di Roma con alloggi economici, sicuri e multifunzionali. Il progetto di conseguenza propone una vasta serie di tipologie abitative che vanno dalle camere per coppie, a quelle per piccoli o grandi gruppi o a soluzioni per residenze lavoro prolungate. Questi alloggi sono pensati insieme a spazi di mediazione e condivisione di natura semi collettiva ai diversi piani dell'ostello.
Al contempo, per far si che l’ideale comunitario possa rinascere ed evolversi con intensità, il progetto ospita molte altre attività collaterali. Innanzitutto sviluppa al suo interno una sezione dedicata al CO-Working e una seconda per la strutturazione di una Banca del Tempo. Entrambe queste funzioni consentono uno scambio attivo con la cittadinanza che da una parte può fruire dei servizi offerti dalla Banca del Tempo, dall’altra può trovare nuovi spazi per lo sviluppo di attività professionali singole o di gruppo.
Dal punto di vista dell’articolazione dei volumi, gli spazi coperti del complesso sono distinguibili in quattro volumi distinti, ognuno dedicato a delle funzioni specifiche: il primo, accessibile dall’ingresso principale del progetto, offre una visione complessiva del campus,dei servizi di collaborazione con terzi, degli spazi per il time sharing e per l’amministrazione; il secondo, localizzato più a sud e in prossimità dei parcheggi, è invece dedicato ai laboratori culinari e ad un ristorante, mentre il terzo, di dimensioni più ridotte, ospita il centro culturale che manca alla comunità locale; chiude l’insieme dei volumi costruiti la grande struttura di 25 metri di altezza che al suo interno ospita gli alloggi dell’ostello e i principali ambiti per la vita collettiva.


Lo spazio aperto è concepito come un vasto parco naturale che con i suoi diffusi percorsi, con le sue ampie aree di sosta e con gli spazi per le attività sportive, assume il ruolo di importante realtà di livello urbano; non solo capace di dare un nuovo aspetto ad una parte del territorio, ma di definire un accesso chiaro e visibile al limitrofo Parco della Mistica.
Hostel com è strettamente correlato anche fisicamente al contesto in cui nasce e cerca di risolverne parte delle crisi attraverso la propria morfologia che interpreta e trasforma giaciture, percorsi e preesistenze, con nuovi raccordi e penetrazioni. Posizionato in un’area definita dagli assi stradali della Prenestina Bis, a contatto diretto dell’Onlus Capitano Ultimo e di fronte all'Art Station per l’UNLost Line (progettata dall’architetto Alessandro Spaccesi), il complesso si configura con un disegno che parte dalle depressioni del terreno e comunica in modo molto forte con le preesistenze architettoniche.
La grande conca al centro del progetto che funge anche da piazza, in particolare, nasce da una depressione del terreno, e crea un importante riferimento spaziale dell’intero complesso. Questa zona funge da piazza e diventa un nodo focale con spazi per la sosta e l’affaccio di alcuni alloggi, ma anche è caratterizzata dall’attraversamento della UNLost Line, l’innovativa infrastruttura ecologica capace di creare nuove potenzialità all’interno del territorio della periferia romana e di rendere facilmente raggiungibile la struttura dalla rete metropolitana della città.

 

 

 

 

 

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also in Pdf 1 2, 3, 4

 

UrbanVoids is the book that explains the urban infill strategy to which this project belongs to.
Roma a_venire is the book that collects twenty and more design projects and explains the overall urban, social and design strategy to which this project belongs to.
L'Arca # 278 , International Architectural magazine published the strategy of the Urban Green Line and this this project-

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Tizano Tamburri


AA 16-17 Tesi Discussa il 27 gennaio 2018
Relatore Antonino Saggio