Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma

Antonino Saggio Home
Corso 2019 Home

Il Corso di Progettazione Architettonica Assistita V anno, presenta una combinazione di aspetti teorici e di aspetti applicativi. Quelli teorici vertono sui rapporti che intercorrono tra Information Technology e Architettura in questa fase storica. Dal punto di vista applicativo, gli studenti sono guidati attraverso dei tutorial alla sperimentazione dei diversi ambienti informatici e alla comprensione delle diverse possibilità operative.
Il percorso si svolge gradualmente in otto cicli tematici che vanno dal "Mondo dei Raster" a quello "Dei Modificatori". Ciascun ciclo offre delle lezioni sul contesto teorico, su quello informatico e applicativo e sui paralleli sviluppi nella ricerca architettonica contemporanea. Alla fine di ciascun ciclo, gli studenti redigono una specifica esercitazione pratica. Tutte le esercitazioni dalle prime a quella finale sono guidate da uno stesso tema di ricerca che quest'anno è definito dal titolo del corso: "UNLost Line" i cui risvolti sono stati gradualmente illustrati agli studenti a cominciare dalla prolusione.
All'inizio del corso vengono comunicate le date degli esami che si svolgono in due sessioni di cui l'ultima è quella odierna. Ma oltre ad essere una sessione finale di esame la sessione di oggi è anche un momento di approfondimento dei temi di crisi della città a e del settore urbano in esame, di ricerca di soluzioni e strategie pertinenti che vedono attive le tecnologie informatiche e di soluzioni progettuali. Il tema di quest'anno è rivolto, come si diceva, alla UnLost line, un anello ecologico e multifunzionale proposto nel settore est della città che ha per diametro la via Prenestina e come fulcro tematico e d'ispirazione il Museo dell'Altro e dell'Altrove. Cinque principi muovono l'azione sull’anello infrastrutturale: che sia Multitasking, che crei anelli verdi, che attiviizzi una schiuma di informazioni, che promuova una mobilità di qualità e un senso di cittadinanza e di appartenenza civica. Argomenti indagati in molteplici scritti e conferenze e in una pagina web riassuntiva . I lavori presentati nell'occasione declinano questi grandi temi in occasioni specifiche di crisi di ricerca e di progetto.

Approfondimenti Web
UnLost Porgetto urbano: http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/unlost/
Corso IT Caad 2019: http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Didattica/Cad/2019/


Final Jury 2019 Corso prof. Antonino Saggio
Ore 9:00 12:30 ca
Lunedi 15 Luglio 2019
Aula Fiorentino, Via Gramsci 53, Roma

Invitati quali membri della Jury finale

professor.ssa Rosalba Beilibani
prof.sssa Domizia Mandolesi
Architetto Marco Tanzilli
Architeto Claudia Ricciardi
e i docenti
Architeto Gaetano De Francesco
Architetto Selenia Marinelli
Architetto Andrea Ariano

Ascolta l'audio


UNLost Lines
Presentazione Lavori

Vai alla Home page di:
UNLost Territories

 

1.

elleB

FLOWING LINES
Il flusso urbano tra sistema biologico e informatico

 


 

Silvia Lo Basso

Leonardo Bordoni


Il fenomeno dell’urban flooding sta ormai caratterizzando la città a causa degli improvvisi e intensi rovesci per i quali i sistemi di raccolta delle infrastrutture non sono idonei. La proposta è un sistema infrastrutturale di interconnessioni dinamiche che, attraverso l’information technology, integri la raccolta e la fitodepurazione delle acque piovane, smart light, il percorso pedonale, la viabilità carrabile e la linea tramviaria. L’obiettivo è realizzare un organismo che sia in grado di riconoscere e gestire i cicli climatici delle precipitazioni senza porsi in contrasto con essi ma anzi, assecondandoli perché capace di modificarsi nella sua configurazione.


Vai Alla Ricerca:

Flowing Lines

 

 

2.

MIP Architecture

C.I.B.O.
Coltivable infrastructure with biological organisms

Michela Bardelli
Ilaria Antiri

Priscilla Antinori Avila

Secondo le stime della ONU la popolazione mondiale aumenterà nel 2050 di un terzo rispetto a quella attuale soprattutto nei paesi in via di sviluppo, provocando quindi una diminuzione delle aree agricole. Di conseguenza l’aumento della popolazione e l’incremento dei redditi porteranno alla crescita della domanda di cibo. C.I.B.O. vuole creare dei corridoi che connettano diversi polmoni verdi della città penetrando nella parte più consolidata di questa. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare la popolazione riavvicinandola alla tradizione di coltivarsi il proprio cibo: le coltivazioni tradizionali si evolvono in coltivazioni che non hanno bisogno del terreno per crescere ma solo della giusta combinazione di sostanze minerali che vengono somministrate attraverso l’acqua. Un esempio? L’alga spirulina, grande fonte di ossigeno per il pianeta e potenzialmente commestibile.


Vai alla ricerca:


C.I.B.O.

 

_____

3.

S C H E M A

node:ON
Information Bridge: superare barriere fisiche per abbattere barriere mentali

Marco Falasca
Nicola Nobile

Rocco Nervi


L’idea di periferia urbana non risiede soltanto nella sua distanza fisica dal centro storico della città, ma anche e soprattutto nel fatto che essa si distingue dal centro grazie alla sua delimitazione psico-geografica, attuata da barriere e margini urbani che facilitano l’allontanamento psicologico e sociale.
Il tratto urbano di via Prenestina preso in analisi separa il quartiere di Quarticciolo da quello di Tor Sapienza. questa barriera infatti inibisce lo sviluppo della cittadinanza e del senso di appartenenza ai quartieri, facendo apparire i luoghi che esse separano molto più distanti e irraggiungibili di quello che in realtà sono.il ruolo dell’informazione digitale e della tecnologia interattiva è fondamentale per ricucire in maniera armonica gli spazi urbani separati dalle barriere, permettendo di valicare i limiti imposti dalla città grazie a degli snodi sociali e informatici. l’idea di spazio come informazione dà adito dunque a un progetto di ponti informatici, di snodi, non reali o tangibili, ma molto più forti e resistenti di quelli “semplicemente” fisici.

Vai Alla Ricerca

node:ON

 

_____

5.

Studio 17

Save IT - Print IT

Benedetta Serchi
Francesca Sabellico
Mirko Sciarroni

 

Il nostro progetto parte da una crisi mondiale, la plastica.
Partendo da questo macro tema siamo scesi alla scala micro individuando nel depuratore di Roma Est dei problemi legati allo smaltimento della plastica, da lui scartata, e al suo funzionamento, i fetori provenienti dalle autocisterne di liquami e dal trasferimento di fanghi.
La prima crisi ha portato ad una ricerca che si concentra sul motto contrario a quello legato alla plastica del “Prendi, Usa e Getta”, ovvero quello del “Riduci, Riusa e Ricicla”
Con la seconda crisi la ricerca si è incentrata su materiali e soluzioni che cerchino di abbattere gli odori e permettere la fruizione dell'infrastruttura e dello spazio pubblico ad essa collegato.
Arriviamo così alla definizione del progetto, che per noi deve innanzitutto prendere in considerazione la partecipazione attiva dei cittadini.
“La collettività crea il progetto e il progetto crea collettività.”
Sensibilizzare ed educare le persone riguardo al tema della riduzione dei rifiuti e all’importanza del riutilizzo dei beni.


Vai Alla Ricerca

Save IT - Print IT

_____