
Antonino Saggio
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6 CICLO. I progetti della modificazione | Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti

Premessa
 Il BIM dal 2018 è obblicatorio in Italia
        e la soglia dei progeti si abbassa sempre di più
      
    
    
      Software Bim e integrazione con il parametrico
 
      Sviluppo in alcuni software dell'ambiente BIM
      Sketch up
       ha una semplice ma effettiva integrazione
        BIM / via gerarchica con quello che chiama "componente" Scarica gratis
TOP solid, pro | Engieer Catia
       Gehry techmologies Digital projectsProcedural modelling vs simple 3d modelling
        first to allow procedural / Bim
Autodesk Revit
      Revit che è lo standard Bim più diffuso si
        lega indietro al parametrico 
        Un software parametrico integrato che si chiama DYNAMO
Archi Cad
      usa Grasshopper tramite un proprio plugin 
        http://www.graphisoft.com/archicad/rhino-grasshopper/
        precedentemente si chiamava RadarCh sviluppato in ambiente MAC
Early Mac 
      Super3d and Strata vision (Con cui Saggio
        all'ETH Zurich ha insegnato concentrandosi sulla ricostruzione
        dei progetti non realizzati di Terragni
        and of course Minicad and later Vector works
Generative components Bentley
        extension of Microstation ..
      Related to seminars of the
        SmartGeometryGroup
Rhino e Grasshopper
      l'integrazione al BIM avviene con il plug in
        VISUALARQ sia direttamente in Rhino che via Grasshopper. 
        www.visualarq.com
Energy
      Autodesk Ecotect / GEco plug in for
        grasshopper _Ladybug + Honeybee
Structure
       Oasys Gsa highly porfessional as Rhino plug
        in Kangaroo and Karamba3D
Human Behavior
      Virtools
        Processing
Cercate con wikipidia per avere una descrizione dei diversi software
Revit 
      è il programma dell'Autodesk che da alcuni anni ha
      portato l'idea del Bim all'interno di uno standard professionale
The above information are integrated from the Hyperbody institure experience and research directed by prof. kas Oosterhuis. For an update see Tomasz Jaskiewicz, Towards a Methodoloy for complex adaptive interactive architecture, phd dissertaion TU delf 2013 pp. 211-214
Hardware Software 2021
      Arriva dal mondo dei giochi una
        evoluzione molto vantaggiosa per prezzo e velocità
        Si tratta del software ENSCAPE (3d
        di renderizzazione estramente veloce) questo 3d si appoggia su
        hardware della famiglia ASUS dotati di scheda grafica di tipo
        NVDIA 3050/3060z.
        Conosco professionisti che lavorano e progettano in Sketch up e
        renderizano in questa maniera
Lezione
    
Ricapitolazione
PRIMO CICLO
1. L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea | Il World Wide WebC:html/informazioni testuali lincate a risorse esterne con addressamento "unico" sulla rete
Vuol dire che una delle più importanti innovazioni è stata la nascita del codice html
Vuol dire che C, uguale Convenzione è quanto riprendiamo dal ragionamento sull'Informazione
Vuol dire Crisi come modernità, Come comunicazione, come Catalizzatore
Prolusione:
L'Information Technology come Crisi e come SfidaPrima Lezione:
Una definzione di Informazione: il mistero dello O
Seconda Lezione:
Il ruolo strutturale della Informazione: la Terza Ondata
Terza Lezione:
Comunicazione Marsupiale: Informazione e figure della comunicazione in Architettura
Quarta Lezione:
Lo strumento come sfida per ridefinire i confini dell'architetturaQuinta Lezione:
"La lunga crisi dell'Ottocento: ricerche e innovazioni tra architettura ingegneria e arte"
Sesta Lezione:
La Trasparenza: il catalizzatore dell'architettura della rivoluzione industriale -
Il Bauhaus di Dessau
Risposta Pagine web
SECONDO CICLO
2. Il mondo dei pixel materialità e immaterialità | Hardware e schermi, la digitalizzazione delle immagini. Il mondo raster.C:raster/A1: R80, G50 B60 (su uno schermo-griglia possono risiedere "punti" descrittivi)
Settima Lezione:
Evoluzione del computer dal pallottoliere allo schermo grafico e oltre
Ottava Lezione:
Dentro i Bits. Il mondo raster
Nona Lezione:
Tema d'anno Aniene Flows
Decima Lezione:
Leggere, Scrivere, Presentare:
La Collana La Rivoluzione Informatica in ArchitetturaUndicesima lezione:
Architettura e presenze delle superficie
Risposta. Self Portrait
TERZO CICLO
3. La stratificazione e le sovrapposizioni | Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer.
C:Vector/line -171.000 145.000 0.00 (su uno spazio mappato su due dimensioni X Y indico "entità")
Dodicesima lezione:
Il Mondo dei Vettori
Dodicesima Lezione
Introduzione a Grasshopper 21 NovembreTredicesima lezione:
Il Mondo dei layer
Quattordicesima lezione:
Peter Vector
Risposta
vedi sotto
QUARTO CICLO
4.Masse collisioni traiettorie | La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni -booleaneC:VectorZ/ polygon -145.000 151.000 0.000 (su uno spazio mappato su tre dimensioni indico "entità" che definiscono volumi)
Sedicesima Lezione:
Costruzione vettoriale del mondo |
Diciasettesima Lezione:
Tempo è: tempo prima dimensione dello spazio
Diciottesima Lezione:
Fog: Frank Owen Gehry Masse, traiettorie, collisioni
Risposta: Manifesto Progettuale e installazione
QUINTO CICLO
5. Progetti strategici, data driven | L'organizzazione delle informazioni. Il data-base
C:Data/A1B1: 25, A5B9: 39, A7b4=A1B1+A5B9 (su uno griglia di righe e colonne ogni cella contiene un pezzo di informazione o un risultato di rapporti tra più informazioni. E' un modello)
C:Data+/1Nome 2Cognome 3Età ... (su uno griglia di righe e colonne ogni riga 1, 2, 3 rappresenta un campo -field- ogni ogni cella contiene un pezzo di informazione o un risultato di rapporti tra più informazioni. E' un modello)
Diciannovesima Lezione: Spreadsheet
Ventesima Lezione: Modelli 2. Database e Gis:
Ventunesima Lezione:
Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudio
Ventiduesima Lezione:
Formazione Gruppi per lavoro finale
SESTO CICLO
6. I progetti della modificazione | Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti
C:Symbol/1Object .. 2 Object 3 (su uno spazio mappato a tre dimensioni indico la presenza di "Simboli" che richiamano una grande complessita descritta una sola volta)
Venitresima Lezione: Alla Base del Bim: Modelli Gerarchici
Ventiquattresima Lezione:Il Nuovo Catalizzatore
Venticinquesima: Il nuovo spazio dell'informazione
Da fare
SETTIMO CICLO
7. Nuove frontiere di ricerca | Morphing, modificatori, polisuperfici, attrattoriC:Equation/1curve 2cuve 3curve (su uno spazio a tre dimensioni delle linee descrivono cuurve complesse descritter matematicamente, modificabili all'interno dei parametri possibili dalle equazioni di base )
1. Leonardo 7.
fondamentale quesito. Abbiamo già visto come si fa a trasmettere dei dati "tridimensionali" a distanza VediCube= "As Individual Entity"E abbiamo individuato il fatto che le domande interessanti appartengono a due famiglie:
A. Capire un formalismo forte per generare oggetti 3d (lo abbiamo visto ) e
B. Trovare un sistema intelligente per trasmettere (gestire, organizzare, le informazioni)In questa lezione parleremo solo di questo secondo punto. La soluzione è basata su questa semplice invenzione
Vedi.Che apre una miriade di conseguenze importantissime in molte aree.
Perché è Efficiente
Perché è Intelligente (lui è potente, intelligenti siamo noi)
Perché è Semantico
Perché è Interattivo (al primo livello e agli ulteriori.. vedi albero)
Definiamo: Primitivo l'oggetto tridimensionale che contiene la descrizione tridimensionale completa: Chiamiamo Instance la "chiamata" del primitivo nello spazio! Questa chiamata ha una localizzazione, una scalarità e una rotazione. Il primitivo (in quanto entità) è anche un record che contiene numerosi field ovviamente di varia natura convenzionale.
L'oggetto a sua volta può essere il frutto di un processo di "nidificazione" cioè presentare al proprio interno delle instance di livello inferiore. L'oggetto a propria volta essere "chiamato" come instance ad un livello superiore e conservare l'insieme della sua struttura gerachica come materiale vivo e interconnesso. L'insieme Primitivo / Instance crea dunque la struttura informativa e procedurale di un modello gerarchico che è caratteristica precipua di un BIM.
0; pen 0.000 0.000 0.000
1; fill 65535.000 65535.000 65535.0002; shape -242.000 32.500 50.000
33; end 0.000 0.000 0.0003; normal 0.000 0.000 -1.0004; polygon -339.000 151.000 0.000
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15; polygon -339.000 151.000 100.000
16; polygon -145.000 151.000 100.000
17; polygon -145.000 151.000 0.00018; normal 1.000 0.000 0.00019; polygon -145.000 151.000 0.000
20; polygon -145.000 151.000 100.000
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22; polygon -145.000 -86.000 0.00023; normal 0.000 -1.000 0.00024; polygon -145.000 -86.000 0.000
25; polygon -145.000 -86.000 100.000
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30; polygon -339.000 -86.000 100.000
31; polygon -339.000 151.000 100.000
32; polygon -339.000 151.000 0.000Il concetto di normal serve a capire cosa è interno e cosa è esterno in una fase di rendering
Cube "Object" Creation & Description=
0; object OggettoCubo
1; origin 0.000 0.000 0.000
2; rotate 0.000 0.000 0.000
3; scale 1.000 1.000 1.000
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5; pen 0.000 0.000 0.000
6; fill 65535.000 65535.000 65535.000
7; shape -191.500 57.500 50.000
8; normal 0.000 0.000 -1.000
9; polygon -305.000 199.000 0.000
10; polygon -78.000 199.000 0.000
11; polygon -78.000 -84.000 0.000
12; polygon -305.000 -84.000 0.000
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38; end 0.000 0.000 0.000
39; return 0.000 0.000 0.000
Five Instances of "OggettoCubo"
0; object OggettoCubo
1; origin 0.000 0.000 0.000
2; rotate 0.000 0.000 0.000
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4; object OggettoCubo
5; origin -269.448 -167.075 0.000
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8; object OggettoCubo
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10; rotate 0.000 0.000 0.000
11; scale 0.542 0.435 1.000
12; object OggettoCubo
13; origin 72.264 -187.491 0.000
14; rotate 14.690 17.448 4.495
15; scale 0.542 0.435 1.000
16; object OggettoCubo
17; origin 374.155 75.657 0.000
18; rotate 6.812 15.612 23.935
19; scale 0.670 0.516 1.000
20; return 0.000 0.000 0.000:OggettoCubo
21; pen 0.000 0.000 0.000
22; fill 65535.000 65535.000 65535.000
23; shape -191.500 57.500 50.000
24; normal 0.000 0.000 -1.000
25; polygon -305.000 199.000 0.000
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29; normal 0.000 0.000 1.000
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33; polygon -305.000 199.000 100.000
34; normal 0.000 1.000 0.000
35; polygon -305.000 199.000 0.000
36; polygon -305.000 199.000 100.000
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38; polygon -78.000 199.000 0.000
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44; normal 0.000 -1.000 0.000
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46; polygon -78.000 -84.000 100.000
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49; normal -1.000 0.000 0.000
50; polygon -305.000 -84.000 0.000
51; polygon -305.000 -84.000 100.000
52; polygon -305.000 199.000 100.000
53; polygon -305.000 199.000 0.000
54; end 0.000 0.000 0.000
55; return 0.000 0.000 0.000****
Tutorial di Struttura gerarchica in Sketch UP
Tutto questo si può fare in moltissimi software oggi. Per esempio in SketchUp la strtuttura gerachica è governata dal comando
"crea compnente" dal menù Modifica.Provate a farlo!
Scaricate Sketch up, è gratis e molto utile.
Provate a fare voi stessi a creare un piccolo sistema gerachico per capire!!!
A. Efficienza. Immagazina i dati una sola volta
B. Abbiano Individuato la forza della struttura gerarchica
C. Abbiamo capito che possiamo comprendere che è Interattivo.VEDIAMO MEGLIO COME Il caso di un vero Modello dinamico Il caso della Mercedes Benz di Ben Van Berkel
Vai >>

Tutorial Lezione su REVIT
La filosofia di Revit - Appunti derivati da una sessione di Saggio con Marco Falasca del novembre 2019.
Marco ha gentilmente revisionato questi appunti integrandoli e chiarendoli.Revit è suddivisibile, a livello di macro-aree su cui agire, in tre grandi compartimenti assolutamente non stagni ma interattivi tra loro: Revit Architettura, Revit Struttura e Revit Impiantistica.
Ogni macro-area ha sviluppato un approccio sempre più integrato ed intelligente e naturalmente una sua propria filosofia, essendo ognuna dotata di appositi plug-in che permettono a chi utilizza il programma di progettare, esplorare, gestire e costruire ogni minima componente della specifica macro area.
La macro.area a noi più vicina, Revit Architettura, è la più ricca, ma al tempo stesso la più immediata ed integrabile e forse per comprenderla al meglio è bene dividerla in due parti.1. La prima è la progettazione interattiva, vale a dire un vero e proprio iter meta-progettuale, che ci permette di agire sulle geometrie e forme, per poi arricchire il modello di informazioni.
2. La seconda è l'implementazione costruttiva, ovverosia la progettazione tramite elementi già integrati con l'informazione del modello.L'una non è cronologicamente successiva all'altra, né la esclude, ma si può agire per fasi diverse e per livelli di dettaglio diversi con l'una o con l'altra o con entrambe.
1.
Nella progettazione interattiva Revit usa lo strumento MASSA CONCETTUALE. Lo strumento permette di modellare qualunque tipo di massa (infatti si può modellare con spline) agendo all'inizio come una vera e propria modellazione "passiva" degli elementi e delle forme, senza per il momento assegnare loro un'etichetta (solaio, muro tetto..) , o un parametro o un'informazione.
A questa massa Revit consente di aggiungere:A. Sistemi di tetto
B. Sistemi di chiusure verticali esterne
C. Sistemi di chiusure e partizioni orizzontali
Questi tre sistemi, sono assolutamente interattivi e parametrici con la forma generata dalla massa concettuale: al cambiamento di una forma della massa si può scegliere se far aggiornare automaticamente il sistema ad esempio del tetto alla modifica apportata precedentemente alla forma.
2
La seconda parte è l'implementazione "costruttiva". Sempre nella macro area archtettura, Revit utilizza in questo caso una infinità di strumenti diversi chiamati FAMIGLIE. Le famiglie sono il motore principale della natura del programma e la loro organizzazione si basa su una struttura gerarchica nested, vale a dire una struttura ad albero. Ciò determina una enorme flessibilità e gestione del processo edilizio, e può essere implementato con componenti esterne scaricabili dalle aziende.Il programma per chiarezza di organizzazione prevede tre livelli sostanziali
A. Il livello della FAMIGLIA
Sono macro-elementi per esempio, muri, porte, finestre. Ogni famiglia (in altri programmi si chiama classe) contiene al suo interno numerosi "tipi". La famiglia può contenere al suo interno altre famiglie (nested family), queste ultime con altri tipi al loro interno (ad esempio la famiglia "porta" può contenere al suo interno la famiglia "maniglia")B. Il livello del TIPO
il tipo è ciò che caratterizza e dona più informazioni alle famiglie con cui andremo a costruire il nostro progetto. Ad esempio la famiglia "porta" è costituita da molti tipi quali "porta ad una anta", "porta scorrevole", "porta tagliafuoco".C. Il livello della ISTANZA
L'istanza aggiunge un ulteriore terzo livello di informazione al mio tipo e sarà esattamente l'effettivo elemento che io inserirò nel modello del progetto. Ad esempio il tipo "porta scorrevole", appartenente alla famiglia "porte" è costituito da una serie di istanze quali "porta scorrevole in vetro 90x210", oppure "porta scorrevole in legno 100x230"
Naturalmente la istance ha una descrizione 3d dell'oggetto, che ha delle regole di inserimento comuni con gli altri sistemi e ovviamente ha una scheda di database ad essa collegate in alcuni casi dinamicamente. Posso ottenere il costo per metro cubo di un certo tipo o istanza di muro e il programma sa aggiornare i metri cubi effettivamente usati nel mio progetto.Le possibilità di modifica interattiva naturalmente possono riguardare i vari livelli di tipi (prendo un insieme di ricorrenze e lo sposto per esempio) oppure se voglio posso modificare la singola istance. Un'ulteriore livello di intelligenza del progetto sta nel fatto che alcune famiglie hanno bisogno di host per essere create, ad esempio banalmente non si può inserire una porta se non in un muro che la ospiti, non si può inserire una maniglia se non su una porta che la ospiti.
In questi tre livelli vi è la chiave del sistema gerarchico di Revit, ma bisogna ricordare naturalmente che Revit ha al suo interno un linguaggio di programmazione che ne amplia esponenzialmente le possibilità. Il processo di generazione delle famiglie è estremamente intelligente - per esempio quelle degli impianti o delle reti elettriche o delle strutture - che sono incorporate nel progetto sempre in maniera interattiva, ma seguendo le regole proprie a ciascuna famiglia.
Marco Falasca:
Vedi le slide dell' intervento sul BIM
Ascolta l'audio 9 Gennaio 2020 Marco Falasca dal minuto 20.
NB. Successivamente al Tutorial Bim è stato discusso il progetto di laurea di Falasca nei suoi aspetti complessivi urbanistici, paesaggistici idirici e architettonici.Il progetto è stato sviluppato in BIM
Marco Falasca
In questo contesto è stata fatta una domanda sui rendering della tesi in rapporto a Revit. La risposta è stata che la migliore integrazione è con il programma Luminion non solo per la qualità e velocità ma anche per il rapporto di iontegrazione bidirezionale con Revit
Esperienze di Analasi critica dell'Architettura e di Progetto in Strutture Gerarchiche
- Strutture Gerarchiche nel Danteum
- Un Modello Intelligente Terragni
Le Strutture gerachiche nell'analisi critica dell'architettura sono presentate in dettagli0 nel volume "Terragni Virtuale"
Vai al volume / leggi la Prefazione


Vecchio Film di Terragni
See Movie Quick Time Only CDROM 36mega da reinserire
See MovieTerragniFifarc Real Time 4mega da reinserireTesto Riassuntivo
La Logica della Simulazione e il Modello teorico
Modelli Decisionali
To DO:
- Sperimenta tu stesso
Usare SkectUp o altro software per provare a fare un piccolo Modello Gerarchico gerachico
Leggi a Scelta Uno e commenta nel tuo web
La Logica della simulazione e il Modello _ teorico
L'esperienza delle Nicchie
Strutture gerarchice nel Danteum
Un Modello Intelligente Terragni
Modelli DecisionaliiLeggi anche il testo e altri approfondimenti nel libro a cura di Riccardo Migliari, "Il disegno come Modello" free download da qui
Cercare di sperimetare in Revit alcuni concetti discussi
Cercare di fare esercizio Su grasshopper usando quanto presentato
Approfondimenti a cura degli Studenti
Una Paper interessante sul BIM di Anders Hermund
Cristiano Ceccato di Zaha Hadid si concentra moltissimo sul BIM
      dice che lo Stadio di pechino si è potuto costruire perchè è
      parametrico, lo studio hadid lavora con Rhino e Maya per project
      developmemnt la complessità e l'intreccio il casino dei loro
      edifici degli impianti che si intrecciano portano molto a una
      individuazione dei conflitti ed inoltre a una diminuzione dei
      costi, poi va al programma digital project (Bim) e da questo si
      tira fiuri disegni in Autocad e altre cose
    
Silvia Primavera in un intervento in classe il giorno 19 maggio 2018 ha fornito un utile approfondimento sul Bim

SLIDE 1
      Il Bim è un metodo di lavoro, un processo molto vantaggioso
      rispetto alla più classica e conosciuta rappresentazione Autocad
      2d e 3d.
      Perché lavorare in bim?
      Multidimensionale 
      Permette di lavorare al progetto dell’edificio a partire dal
      concept fino ad arrivare alla gestione del cantiere; ed anche
      occupandosi di gestire la futura manutenzione dell’edificio ed
      eventuali ristrutturazioni. 
Modello unico e centrale
      Il sistema Bim permette di estrarre tutti quei documenti
      necessari, ai quali si può lavorare contemporaneamente: i
      programmi bim, tra i quali revit, sono infatti Revise Instantly. 
Integrato 
      E’ possibile condividere il lavoro su di un unico progetto tra più
      persone e professionisti anche delle diverse discipline della
      costruzione. Ciò permette di collegare e confrontare in un unico
      modello virtuale gli elementi strutturali, impiantistici ed
      architettonici del progetto e verificarne simultaneamente le
      interferenze (quindi verificare prima del cantiere tutte le
      eventuali problematiche).
Conclusione:
      Il metodo bim ha dimostrato negli anni 
      - un aumento della produttività nel processo lavorativo, 
      - un dimezzamento delle tempistiche di creazione del progetto e
      della sua successiva esecuzione, fino alla manutenzione futura.
    

SLIDE 2 
      Il processo di digitalizzazione del progetto edilizio attraverso
      l'adozione di una modellazione 3D parametrica apre la
      strada ad una gestione dei dati molto più veloce ed
      efficiente; questi dati sono resi accessibili a tutte le figure
      che ruotano intorno al progetto: architetti, ingegneri,
      contraenti, appaltatori.
      Però oltre agli aspetti tecnici, vanno gestiti anche
      quelli contrattuali legati alla realizzazione di
      un'opera a partire dall'aggiudicazione alla progettazione fino
      alla sua realizzazione e manutenzione; in modo particolare nel
      caso di un'opera pubblica, con la gara d'appalto.
      Lo scopo è quello di sfruttare il collaborative working,
      ossia la possibilità di condividere le informazioni su piattaforme
      comuni in un processo uniformato.
      Il processo di realizzazione di un'opera è un ciclo chiuso in cui
      vengono scambiati dati ed informazioni con opportune regole che
      partono dalla gara d'appalto, all'acquisizione delle offerte,
      all'aggiudicazione dei lavori di progettazione fino alla
      realizzazione e consegna dell'opera stessa.
      Ecco l'esigenza da parte di tutti gli operatori di richiedere o
      comunicare le proprie informazioni attraverso nuove modalità; vi è
      un cambiamento a livello dell'impianto documentale e
      allo stesso tempo di figure preparate in tal senso per la gestione
      del progetto.
L’EIR è introdotto nelle norme tecniche di standardizzazione inglese [BSI: British standard institution] PAS 1192-2:2013 (Publicly Available Specifications) - ossia un documento propedeutico alla gara d'appalto che esplicita quali sono le esigenze della stazione appaltante e gli standard informativi da utilizzare; tutto ciò per garantire l'unicità e la qualità delle informazioni.
Il BEP fu il risultato di un lavoro di ricerca a titolo di
      consulenza svolto dalle università americane
      o da comitati tecnici costituiti di costruttori, studi di
      architettura ed ingegneria etc… ed è
      proposto appunto ad enti governativi, forze armate, agenzie a
      carattere nazionale, che se ne
      servono per regolamentare e disciplinari gli incarichi affidati a
      terzi.

    
SLIDE 3
      Cen (comitato europeo di standardizzazione)
      Innovance
      Il progetto INNOvance punta a creare la prima banca dati nazionale
      contenente tutte le informazioni tecniche, scientifiche,
      economiche utili alla filiera delle costruzioni. Il sistema
      favorirà l’integrazione di tutti i soggetti del processo
      costruttivo per eliminare le incomprensioni che generano
      inefficienze. (milano 2011)
HARPACEAS
      L’attività di Harpaceas, inizialmente orientata
      nella proposta di soluzioni informatiche nell’ambito del
      calcolo strutturale, si è rapidamente ampliata andando a coprire i
      settori della progettazione architettonicae dell’ingegneria
      civile, impiantistica e infrastrutturale.
      Oggi Harpaceas si pone come il primo BIM expert italiano,
      grazie alla stretta collaborazione con i partner internazionali
      con cui collabora da oltre vent’anni. (MILANO 1990 )
AVCP
      L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP) è stata
      sciolta e le sue funzioni sono state attribuite all’Autorità
      Nazionale Anticorruzione (ANAC)
    
Nel Febbraio 2017 sono state pubblicate dall’UNI le prime tre
      parti della normativa tecnica italiana relativa al BIM: UNI 11337
      – Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei
      processi informativi
      La norma italiana prevede si possa utilizzare una qualsiasi delle
      scale di LOD esistenti, senza esclusioni o priorità, in funzione
      delle specifiche esigenze dell’appalto e purché se ne definiscano
      a priori i riferimenti specifici, le logiche, gli obiettivi e la
      struttura ai fini della massima trasparenza per i soggetti
      interessati. Nel caso può anche essere utilizzato il riferimento
      ai LOD italiani così come definiti nella norma stessa (per gli
      appalti pubblici, in particolare, la norma UNI introduce un
      possibile utilizzo dei LOD compatibile con il Codice Appalti
      all’Allegato I alla parte 4).
      Scala generale:
      • LOD A  oggetto simbolico;
      • LOD B  oggetto generico;
      • LOD C  oggetto definito;
      • LOD D  oggetto dettagliato;
      • LOD E  oggetto specifico;
      • LOD F  oggetto eseguito;
      • LOD G  oggetto aggiornato.

    
Slide 4
      Queste metodologie sono offerte da vari softwares presenti nel
      mercato da anni, che col progredire delle tecnologie informatiche
      e dei linguaggi di programmazione si sono andati raffinando, fino
      al punto in cui il loro utilizzo, è stato regolamentato da un
      approccio normativo iniziato già in America e proposto cioè dal
      mondo accademico alle istituzioni militari e civili e poi
      codificato , fino ad essere adottato rima da tutti i paesi
      collegati Canada , UK, Australia, e successivamente vari paesi,
      tra cui alcuni europei, Francia Olanda Germania Spagna.
      Pertanto i suddetti softwares pur utilizzando la medesima logica e
      potenzialità hanno tuttavia differente grado di diffusione ,
      legato in parte all’aria geografica di utilizzo , ma sopratutto
      all’ interoperabilità col sistema tradizionale che è a tutt’ oggi
      rappresentato daAutocad.
      REVIT
      Comparso sul mercato italiano intorno al 2000, proponeva da subito
      una logica di tipo parametrico , ossia elementi costruttivi tra di
      loro in relazione dimensionale parametrizzabile, e riproducibili
      essi stessi secondo dimensioni parametriche attraverso dei tipi
      variabili nella forma e grandezza. Inizialmente si chiamava
      semplicemente revit della Revit Corporation Technologies, ed
      acquisito nel 2005 da Autodesk , è poi diventato Autodesk Revit
      Architecture, presentando nelle varie edizioni elementi in più
      dedicati alla progettazione strutturale, fino a diventare nel 2010
      un software modulare distinto in Architecture, Structure per la
      progettazione delle strutture e MEP ( mechanical, electrical,
      plumbing ) per la progettazione impiantistica. Tre differenti
      software che pur dialogando tra loro si installavano
      autonomamente.
      - Successivamente Autodesk ha proposto le suite ossia pacchetti di
      più prodotti dedicati alle varie discipline della progettazione,
      ossia architettonica, territoriale , meccanica.
Lorena Greco 2015


      Anticipazione di quello di cui si discute
Saggio 2014, alcuni articoli recenti sul BIM.
ARCHITETTURE IN MOVIMENTO 
      Nel riflettere sull'architettura dell'informazione, su quelli che
      potrebbero essere possibili spazi della societa' informazionale,
      osservando le ricerche e le direzioni su cui si muovono grandi
      architetti, ha attratto la mia attenzione un progetto dello studio
      Diller e Sconfidio. 
      Si tratta del progetto di una istallazione permanente per il
      Moscone Convention Center in San Francisco, ( Casabella 673/674,
      dicembre 99). 
      Il progetto prevede di realizzare un grande schermo piatto a led,
      lungo 9 m. e alto 4,5 m, che scorre lentamente lungo la facciata a
      vetri del centro congressi. Allo schermo e' collegata una
      telecamera puntata verso l'interno dell'edificio, dando ai
      passanti in strada accesso visivo agli spazi del centro, ma con
      effetto ingrandito e deformato. L'effetto ricorda quello che
      succede passando una lente di igrandimento su un testo. 
      Nell' altra faccia dello schermo, sono invece proiettati testi
      elettronici per chi si trova all'interno dell'edificio. 
      Mano mano che il congegno si muove, l'immagine passa dalla
      trasmissione "dal vivo" a filmati preregistrati che si
      sovrappongono, generando spazi reali e ingannevoli. 
      Questo sistema mobile diventa ora lente d'ingrandimento, ora
      scanner, ora schermo illusorio. 
      La facciata cosi' si anima, " esiste" perche' "comunica". Racconta
      quello che succede nel suo interno, diventa un continuo fluire di
      immagini deformate che si perdono come onde. 
      Chi e' all'esterno, in strada diventa parte attiva, e' coinvolto
      in questo gioco. 
      In questo modo l'architettura non e' mai la stessa, e non e' mai
      immobile, sempre modellata da chi vi e' all'interno. Non e' nuovo
      l'uso della facciata come schermo di proiezione, ma in questo
      progetto, e' lo stesso ambiente interno che viene "esploso"
      all'esterno in una dimensione diversa e illusoria. Si perde il
      significato del dentro e fuori, dentro cosa e fuori da dove? 
      Una architettura che non e' piu' statica ma sempre in movimento,
      dinamica, 
      in-formazione, mai uguale, che si modifica anche "nel tempo". Come
      le coperture dello stadio di Eisenman in Arizona, mobili come le
      dune nel deserto. Come i diaframmi nella facciata dell'Istituto
      del Mondo Arabo di Jean Nouvel, che variano con la luce. 
      Non si tratta piu' di una architettura che induce l'osservatore a
      girarvi intorno, ma e' essa stessa che "ruota" intorno
      all'osservatore, che "gli va incontro". 
      E' la volonta', la tensione dell'architettura di conquistare nuove
      dimensioni, di interagire con l'osservatore di coinvolgerlo di
      raccontargli anche di cose drammatiche come il museo ebraico di
      Libeskind. 
      Sembra quasi l'architettura senta drammaticamente l'esigenza di
      comunicare, di raccontare, in tutti i modi, di esistere. Senta la
      necessita' di coinvolgere l'uomo, di lasciarlo stupito, e renderlo
      partecipe nei suoi spazi, asplodendo verso l'esterno senza piu'
      tracciare confini, e questo lo aveva gia' capito Terragni oltre
      settanta anni fa. 
      Giuseppe Mosetti 
      http://xoomer.virgilio.it/giusmosetti/dinamica.htm 
        
Marina Lo re 
      Vai
    
 
 
    
Leggendo l'articolo sulle Strutture Gerarchiche, di come si
      possano collegare gli uni agli altri dati di qualsiasi tipo, mi ha
      fatto pensare ad un romanzo di 'Gabriel Garcìa Màrquez, cent'anni
      di solitudine,1967'.
      In questo romanzo gli abitanti del paese Macondo lottano contro la
      generale e progressiva perdita della memoria, che non permetteva
      loro di ricordare e riconoscere il nome delle cose e degli
      animali, la prima reazione a questo fu di segnare ogni cosa con il
      proprio nome, ma  ciò non bastava, cosa sarebbe successo nel
      caso se ne fosse dimenticata l'utilità di un oggetto?.
      Quando gli architetti progettano ad esempio un edificio, non basta
      dire che è un edificio e disegnarne l'involucro, ma bisogna
      immettere, per classi e sottoclassi più informazioni: la funzione,
      le caratteristiche strutturali, i materiali, le dimensioni...
      Allo stesso modo i protagonisti del libro hanno aggiunto sulle
      iscrizioni, per gerarchia;la funzione, le caratteristiche e il
      come va utilizzato ciascun oggetto, creando una vasta rete di
      informazioni. Informazioni concrete, non sempre modificabili
      singolarmente se non alterando il tutto e comunque non
      all'infinito.A differenza delle SR creati in programmi quali
      autocad, dove ogni disegno può alleggerirsi o caricarsi,
      immettendo o sottraendo o modificando le diverse parti. Questo è
      possibile perchè ogni informazione, immagazzinata e archiviata può
      essere reperita e alterata innumerevoli volte .
      La mente umana invece non lavora in questo modo, opera per
      associazioni percorrendo piste nei pensieri e nella memoria, gli
      elementi non sono permanenti quindi non sempre reperibili.
      Cosa sarebbe successo agli abitanti di Macondo, a causa
      dell'incessante perdita di memoria, quando avessero dimenticato il
      significato e il valore delle lettere scritte sugli oggetti? 
Ricostruzioni Virtuali del Danteum 
      di Michele Borgna 
con filmati avi
 
 
Egregio prof. Saggio,sono storditamente sorpreso e felice di aver individuato una direzione concettuale-progettuale interessante, ora gioco d'azzardo e continuo a puntare sulla buona sorte che stà accompagnando le mie ultime intuizioni.
Dopo aver attentamente letto più volte la Sua mail sono andato a RIcercare notizie circa il pensiero ed il lavoro di Greg LYNN imbattendomi da subito (ancora la fortuna!) in ANIMARE IL PROGETTO alla pagina www.TRAX.it/greg_lynn.htm <http://www.TRAX.it/greg_lynn.htm> , poi in un breve tratto del libro di LYNN "Forma animata".
Ho pensato di non rispondere direttamente alla Sua "sfida" ma ho tracciato due sentiero paralleli, che si intrecciano continuamente, due layer sovrapposti, che hanno un comune punto di partenza. Uno è un'escurzione nel pensiero di Greg LYNN, l'altro è il racconto della nascita concettuale e poi reale del SemiCuBe.
In ANIMARE IL PROGETTO, il collegamento al mio lavoro è quasi spontaneo, "Forma animata" sembra addirittura essere il titolo-verbo del SemiCuBe.
L'uno e l'altro, però, rappresentano qualcosa di più;
sono il collegamento con il pensiero di Eisenman sul Vettore come nuovo mezzo per pensare, creare, e vivere lo spazio architettonico.
Eisenman ed il suo "vedere" il Vettore, sono il punto di partenza della mia personale ricerca di un'architettura liberata da schemi statici consolidati (forse refuso di ore ed ore a studiare Scienza e Tecnica delle Costruzioni), e maggiormente aperta ad una visione irrealmente instabile dello spazio architettonico.
Anche Greg LYNN come Peter EISENMAN combatte l'idea di architettura statica, fissa e l'addove egli dice [...] l'architettura - sia nelle sue realizzazioni che nelle sue concettualizzazioni ? è stata considerata statica, fissa, ideale e inerte. I temi del movimento e della dinamica vengono generalmente affrontati attraverso la visione pittorica di forme statiche. Non solo gli edifici sono stati costruiti come forme statiche, ma soprattutto l'architettura è stata concepita e creata sulla base di modelli statici ed equilibrati. [...]
EISENMAN sembra aggiungere [...] La maggior parte dell'architettura ormai è diventata cinetica. Eppure si disegnano edifici avendo in mente la foto da copertina, non si sente l'esigenza di entrarci con il proprio corpo perché basta vederlo in fotografia. Viviamo in una società in cui non importa più "stare dentro" gli edifici, ma fare collezione di immagini da "cartolina", possiamo catturare l'architettura in un fotogramma. Credo che ora l'architettura abbia bisogno di sfidare la sua consuetudine cinematica, è necessario capire che esiste una compresenza di diversi fotogrammi, non uno solo. Per comprendere l'architettura bisogna averne una che non sia identificabile con il solo punto di vista della prospettiva: il corpo si muove attraverso lo spazio percependolo proprio come nei film. A questo proposito uno dei film più significativi è "Passenger" di Antonioni dove troviamo un uomo che si muove attraverso lo spazio di un treno anch'esso in movimento o anche la passeggiata dell'individuo nel'"L'Avventura". [...]
C'è forse tra i due qualcuno ... diciamo Colin Rowe li unisce in questa sorta di pensiero simbiotico?
Ma Greg LYNN va oltre perchè usa [...] il movimento per generare dinamicamente dei progetti architettonici. [...] ...(non conoscevo molto del pensiero e del lavoro di Greg Lynn, e non so se sia corretto associare le sue parole al procedimento da me adottato ma quel che è certo, è che in queste parole c'è la sintesi di ciò che è stato il processo generativo del SemiCuBe).
Con lui [...] Le classiche metafore architettoniche della stasi e dell'equilibrio sono rimpiazzate da processi di progettazione architettonica più vitali, letteralmente e concettualmente animati. [...] ... Creato il piano in grossi blocchi di pietra, e fissata la posizione, centrale nel piano, del fantasma, ho iniziato ad alzare un blocco, poi un'altro, poi un'altro ancora, questi ruotavano, si dimenavano nello spazio alcuni si scontravano, cambiavano traiettoria, tutti avvolti nel flusso dinamico del volteggiante fantasma ballerino, ...
è egli stesso nel' "La Forma animata" a spiegare che [...] il disegno è animato, quando il movimento e la forza sono co-attuali all'inizio dell'operazione piuttosto che aggiunti per simulare il movimento. [...] ...il volteggiare del fantasma genera energia, coinvolge ciò che lo circonda inondandolo di una forte carica cinetica...
infatti per Lynn [...] Le forme e le organizzazioni degli edifici si evolvono attraverso l'interazione di forze separate e gradienti d'influenza in ambienti temporizzati, all'interno dei quali il progettista guida la loro crescita, la loro trasformazione e la loro mutazione, spesso indecibili. [...] ...è così che istante dopo istante i grossi blocchi squadrati hanno perduto la loro pesante massa e hanno cominciato a volare, privi di peso; il solido piano di pietra squadrata ha perso la sua staticità...
e sottolinea che [...] Lo sviluppo di questi progetti procede attraverso lo sviluppo di prototipi scelti in base alla loro flessibilità e adattabilità. [...] ...il semicubo è divenuto così punto di partenza di un viaggio onirico nello spazio della fantasia...
specificando inoltre che così [...] il via alla trasformazione e alla mutazione, vengono esercitate delle pressioni esterne su questi prototipi [...]...dove l'assenza di gravità e l'energia dinamica impressa dal volteggiare del fantasma sono gli strumenti attraverso cui formare lo spazio architettonico...
col risultato di avere un [...] procedimento di progettazione dai risultati indecibili che dà libero spazio alle attitudini improvvisative del design. [...] ...con la mia Mano che guida l'attività creativa momento dopo momento, ...
in conclusione [...] Il passaggio dal determinismo a una progettazione dinamica. [...]... non ho più idea di dove mi porti ma so da dove sono partito.
32 nero, che il gioco continui...
Cordiali saluti
Virgilio D'Annibale
- Original Message -----
From: Antonino Saggio <mailto:Antonino.Saggio@Uniroma1.it>
To: Virgilio D'Annibale 2003 <mailto:virgilio.dannibale@tiscalinet.it>
Sent: Friday, May 09, 2003 7:24 PM
Subject: Re:On 6-05-2003 23:15, "Virgilio D'Annibale" <virgilio.dannibale@tiscalinet.it> wrote:
Egregio prof. Saggio,
Le invio insieme al lavoro eseguito sul SemiCubo alcune righe di spiegazione; Ma è giusto farlo?
E' giusto che l'artista (non stò certamente parlando di me) spieghi la sua creazione o è essa che deve esprimersi da sola?
Ma se l'IDEA non viene compresa? E' colpa dell'artista o del pubblico? E' vero che un'opera deve essere "comprensibile" ma io penso che rimane comunque un prodotto intimo, spirituale di un uomo spinto da un bisogno quasi primordiale che vuole esprimere il suo IO più interiore, questo può portare ad un'opera intrinseca per il suo bisogno personale che solo chi l'ha creata può spiegare agli altri.
Comunque dopo questo fuori programma artistico-mentale, ecco poche righe di commento al SemiCuBe: SOGNANDO uno spazio privo di gravità ho visto BALLARE tra PIANI immateriali un FANTASMA. L'immagine nitida e forte della notte si è trasformata alla mattina in IDEA architettonica.
Non sono un ballerino, non amo ballare ma l'arte del ballo, il movimento armonioso e puro del corpo umano che volteggia sicuro nello spazio mi affascina. Ecco l'IDEA!
Uno spazio architettonico creato dal volteggiare leggero di un fantasma, per dare all'uomo un luogo irreale dove sogno e realtà possano incontrarsi. e la pagina web corrispondente:http://web.tiscali.it/virgilio_oiligriv/SemiCuBe.htm
risposta: Notevole l'ho spedita a greg Lynn. Pensandoci pensandoci lei capirà il perché. Ma è difficile fare bingo.
Ma se lo fa.. È interessante A presto e bravo, veramenteSaggio